giovedì 27 giugno 2019

02-14-ARN02 – Antoine ARNAUD

ANTOINE ARNAUD


Antoine, Jules Arnaud, detto Arnault, è nato il 20 aprile 1831 a Lyon, ed è stato un politico di tendenze blanquiste, un giornalista e un personaggio di rilievo della Comune di Parigi. Aderì all'Associazione Internazionale dei Lavoratori.
Dopo aver finito gli studi, Antoine Arnaud si impiegò, dal 1859 al 1870, nella Compagnia ferroviaria P.L.M.[1] e abitò per un certo tempo a Limoges[2].
Nel 1869, visse a Parigi, frequentava riunioni pubbliche, dove prendeva spesso la parola in varie riunioni politiche e fu redattore de La Marseillaise di Henri Rochefort, dove intraprese, in particolare, una notevole campagna contro la compagnia ferroviaria dove era impiegato e che aveva lasciato in condizioni difficili. Fu quindi licenziato.
Affiliato all'Internazionale, ne fu presidente di una sezione. È stato uno dei fondatori nel 3° arrondissement, della Ligue de Défense à outrance, 23-25 novembre 1870. Delegato, nel mese di ottobre 1870, nella Commissione Centrale della Guardia Nazionale per il 3° arrondissement, fu uno dei i membri più attivi fino a metà aprile 1871.
Durante l'assedio di Parigi del 1870, il 6 gennaio 1871, firmò l'Affiche Rouge, il manifesto, affisso sui muri di Parigi il giorno dopo, che denunciava la politica capitolarda del Governo di Difesa nazionale del 4 settembre, e chiedeva l'istituzione della Comune. Membro della Guardia Nazionale, fece parte del suo Comitato centrale.
Il giornalista e biografo francese Jules Clère, nel suo Les Hommes de la Commune, lo definisce come "uno dei membri più rispettati nell’Internazionale", presentandolo poi di "taglia media, con una folta barba e portava gli occhiali. Sembrava riservato, sospettoso e aveva l'aria di un cospiratore".
Con Ulysses Parent, è stato segretario delle sedute fino all'11 aprile. Fece parte della Commissione affari esteri (29 marzo) con il compito di intrattenere relazioni amichevoli con i comuni della Francia e i vari Stati, e della Commissione dei servizi pubblici (21 aprile).
Si è opposto al rispetto della legge per le elezioni complementari. Probabilmente per vendetta, fece arrestare l'ispettore della linea ferroviaria da Parigi a Lione.
Fu eletto a capo dei cinque membri del Comitato di salute pubblica, il 1° maggio 1871, e rieletto il 9 maggio. Spesso si firmava, con Charles Amouroux, come segretario di sessione, e ha firmato i manifesti del comitato. Combatté fino all'ultimo contro i versagliesi e riuscì a sfuggire alla repressione il 22 maggio raggiungendo Londra nell'agosto del 1871.
Il 13 ottobre 1874, il 4° consiglio di guerra lo condannò a morte in contumacia e, il 23 novembre dello stesso anno, il 5° consiglio lo ha condannato a venti anni di lavori forzati, la perdita dei diritti civili e 5000 Franchi di ammenda.
A Londra, Arnaud fece parte della Commissione amministrativa della Società dei rifugiati della Comune che comprendeva anche Jean-François Berton Désiré Lapie, Alphonse Mongin, Armand Moreau, la commissione di controllo era composta da Georges Bertin, Jean Garnier ed Henri Mortier. È stato ammesso, il 21 novembre 1871, al Consiglio generale dell’Internazionale con i suoi amici blanquist[3]i Frédéric Cournet e Gabriel Ranvier.
Arnaud fu delegato al Congresso dell'Internazionale tenutosi all'Aia, dal 2 al 7 settembre 1872, dove rappresentò la sezione di Carouge (Ginevra). Ha votato per i pieni poteri al Consiglio generale, votò per l'esclusione di Bakunin, ma si è opposto al trasferimento del suo seggio a New York. Con i suoi amici blanquisti[3], si ritirò dall'Internazionale senza abbandonare l'azione e firmò l'opuscolo Internazionale e Rivoluzione. Da Londra, nel mese di ottobre 1879, si recò con un gruppo di esiliati Comunardi, ad incoraggiare i partecipanti del congresso operaio a Marsiglia.
Tornò definitivamente in Francia con l'amnistia generale del 1880.
Sposato, padre di un bambino, Antoine Arnaud morì in miseria a Parigi il 18 settembre 1885 e fu sepolto civilmente. Charles Longuet pronunciò un discorso al suo funerale, un discorso parzialmente riprodotto nel numero 10 (ottobre 1885) della rivista Revue socialiste.




[1] La Compagnie des chemins de fer de Paris à Lyon et à la Méditerranée (conosciuta anche con il suo acronimo PLM) era una società ferroviaria privata francese, esistente fino alla nazionalizzazione delle ferrovie, che è confluita nella SNCF. La sua rete si estendeva prevalentemente nel Sud-Est della Francia verso le località turistiche della Costa Azzurra, della Provenza, delle Cévennese delle Alpi. La stazione di origine a Parigi era la Gare de Paris Lyon.
[2] Città della Francia sud-occidentale, situata nel dipartimento dell'Alta Vienne, nella regione Nuova Aquitania.
[3] Il blanquismo fu un movimento dottrinale e attivista a favore, in primo luogo, della Repubblica e, una volta raggiunta, del comunismo in Francia, che era in vigore durante il diciannovesimo secolo, penetrò fino in fondo in modo dominante ed eccitante tra intellettuali e studenti, e fu anche caratterizzato da una forte disciplina rivoluzionaria combattiva. Deve il suo nome allo scrittore, politico e leader di questa fazione, il francese Louis Auguste Blanqui.