lunedì 29 luglio 2019

02-15-03 - Le donne del 1871

LE DONNE DEL 1871


Pochi documenti raccontano la storia dell’adesione delle donne alla Comune di Parigi, che può essere considerata la prima rivoluzione proletaria. Tuttavia, molte si sono impegnate completamente in questa lotta.
Ci sono state donne note, come Louise Michel, ma molte non lo sono; non tutte hanno avuto un ruolo influente nella Comune, come questa donna eccezionale, ma molte hanno avuto un ruolo più discreto ma ugualmente importante in questa Rivoluzione popolare, nella difesa della Comune, nel progresso sociale per il quale hanno combattuto e nel cammino verso l'emancipazione femminile. Così come Nathalie Le Mel, rilegatrice bretone, André Léo, scrittrice e giornalista, ed Élisabeth Dmitrieff, giovane aristocratica russa, che crearono l’Unione delle Donne per la difesa di Parigi e la cura per i feriti, l’11 aprile 1871.
Ma ci sono molti altri nomi di queste donne, alcuni nomi sono scomparsi, altri non sono facili da trovare, dobbiamo solo elencarne alcuni, ma è attraverso queste donne, per tutte, anonime o meno, che vogliamo rendere omaggio.

Comunarde nella prigione delle Chantiers di Versailles (fotomontaggio)

È grazie ai ritratti di Eugène Appert[1] che abbiamo immagini delle Comunarde. Queste rappresentazioni di donne mentre erano in prigione furono, a quel tempo, ampiamente distribuite sotto forma di cartoline a tal punto che Versailles bandì rapidamente la loro diffusione poiché servivano più alla propaganda delle Comunarde che gli interessi di Versailles. Ciò che è notevole in queste immagini è che sono state prese in un modo molto sobrio e che osservandole attentamente possiamo notare che le donne indossano spesso gli stessi vestiti che le abbiamo indossare in un'altra fotografia.

Queste pagine sono dedicate alla memoria di tutte le donne anonime o dimenticate della Comune.







Sedan (Francia), 18 settembre 1832 - U Mustapha (Algeria), 15 agosto 1891.
Attrice.



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Professoressa di storia naturale. Fondò l’Unione delle donne











Sarta. Ha presieduto ad un incontro dell'Unione delle Donne.





Parigi (Francia) 4 settembre 1838 - U Losanna 4 novembre 1921.
Internazionalista e anarchica. Lavorò come ambulanziera e nelle mense degli ufficiali di un battaglione federato. Ha combattuto sulle barricate durante la Settimana sanguinante. Il 25 maggio il Consiglio di guerra Settimo Settore l’ha condannata a morte in contumacia. Fuggita in Svizzera, aderì alla Federazione anarchica del Giura.











☺ Ardelay (Francia) 24 agosto 1835 – U ?
Durante la Comune si occupò della cura dei feriti e partecipò attivamente ai combattimenti. L'11 maggio 1872 fu condannata a venti anni di lavori forzati.















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Artigliera alla barricata di Porte Maillot



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Volok (Russia) 1° novembre 1851 - U ?
Femminista, socialista, aderente alla 1ª Internazionale. Fece parte de l'Union des Femmes pour la Défense de Paris et les soins aux blessés (Unione delle donne per la difesa di Parigi e le cure ai feriti). Durante la Settimana sanguinante combattè sulle barricate guidando un battaglione di donne a place Pigalle, dove venne ferita. Il Consiglio di guerra di Versailles emise, il 26 ottobre 1872, la sua sentenza contro la contumace Élisabeth Dmitrieff fuggita in Svizzera: deportazione a vita in un campo fortificato nella Nuova Caledonia. Fu graziata l'8 aprile 1879 a condizione di un ordine di espulsione.

Bouquigny (Francia) 18 marzo 1830 – U Auberive 21 maggio 1879.
Sarta, ambulanziera e presidente del Comitato di vigilanza cittadini del 18° arrondissement. Fondò il club de La Boule Noire. Al club, tuttavia, votò per l'arresto dell'arcivescovo e per l’abbattimento della colonna di Vendôme. Il 26° Consiglio di guerra la condannò, il 10 aprile 1872, alla deportazione in un recinto fortificato. È morta nel carcere di Auberive dove era detenuta.

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Cantiniera.




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Cantiniera.



Tolosa (Francia) 12 ottobre 1826 - U ?.
Ristoratrice. durante la Comune. Ha aiutato a costruire una barricata il 22 e il 23 maggio, all'angolo tra Rue Bonaparte e Rue Honore-Chevalier. Fu condannata, il 16 novembre 1871, dal quarto consiglio di guerra, alla deportazione. La sua condanna fu commutata il 9 settembre 1872, in dieci anni di detenzione.









ELIMINARE
ELIMINARE ELIMINARE

Cherbourg (Francia) 10 luglio 1849 – U ?
Ambulanziera, membro del Comitato di vigilanza per le donne nel quartiere di Montmartre, vicepresidente del Club del Boule Noire. Alla caduta della Comune, fu arrestata e, il 13 ottobre 1871, il quarto Consiglio di guerra l’ha condannata alla deportazione in una fortezza, pena che verrà, il 28 marzo 1872, commuta a dieci anni di detenzione. Fu rilasciata il 26 settembre 1878.










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Orologiaia











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Cantiniera




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San Pietroburgo (Russia) 18 ottobre 1843 - U Parigi 14 settembre del 1887.
Giornalista, attivista femminista russa e rivoluzionaria socialista. Collaborò all'Unione delle donne, fece parte del Comitato di vigilanza di Montmartre, occupandosi di organizzare e controllando l'insegnamento svolto nelle scuole femminili. Fondò il giornale La Sociale. Fu delegata per gli ospedali e le ambulanze. Combatté, con il fucile in mano, sulle barricate e assistette i feriti in una Parigi devastata dalla guerra civile. Catturata dai versagliesi, riuscì a fuggire dalla prigione nel mese di ottobre 1871, riuscirono a, mente la corte marziale la condannava in contumacia ai lavori forzati a vita nella colonia penale in Nuova Caledonia. Fu amnistiata nel 1880.


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Rappresentante del 17° arrondissement, fece parte del comitato esecutivo del Comitato centrale dell'Unione delle donne per la difesa di Parigi e la cura dei feriti e fu, come tale, una firmataria dell’«Appello ai lavoratori».











Mosca (Russia) 15 gennaio 1850 - U Stoccolma 10 febbraio 1891. 
Matematica, attivista socialista e scrittrice russa. Nell'aprile del 1871 si recò a Parigi per curare i combattenti feriti e per partecipare alla Comune.









Parigi (Francia) 1839 - U ?
Insegnante, segretaria della Société de la revendication des Droits des femmes. Potrebbe aver partecipato alla battaglia di Chateaudun. Alla fine della Comune fuggì in Belgio.






Brest (Francia) 26 agosto 1827 - U Parigi 8 maggio 1921.
Operaia rilegatrice, attivista socialista; nel 1865 aderì alla Prima  Internazionale. Molto attiva nel club, fece parte dell’Union des femmes pour la défense de Paris et les soins aux blessés. Combatté sulle barricate di place Pigalle, prendendosi anche cura dei feriti. Arrestata il 21 giugno 1871, fu condannata il 10 settembre 1872 alla deportazione nella Nuova Caledonia. Fu amnistiata nel 1880.




1847 – U Parigi 23 maggio 1871.
Lavandaia, membro del Club della Rivoluzione Sociale e del Comitato esecutivo del Comitato centrale dell'Unione delle donne per la difesa Parigi e la cura dei feriti. Durante la Settimana sanguinante prese parte alla difesa di place Blanche e venne uccisa sulla barricata di Batignolles.




Lusignan (Francia) 18 di agosto del 1824 – U Parigi 20 maggio 1900.
Anarchica, femminista. membro della Prima Internazionale, giornalista, scrittrice. Nel 1866 ha creato l'«Association pour l'amélioration de l'enseignement des femmes (Associazione per il miglioramento della formazione delle donne)». Fondò la Société de revendication des droits de la femme (Società per la promozione dei diritti delle donne). Membro del Comitato dei cittadini del 17° arrondissement, collaborò con l'Union des femmes pour la défense de Paris et les soins aux blessés (l’Unione delle Donne per la Difesa di Parigi e la cura ai feriti). Collaborò anche al giornale Le cri du peuple. Un mandato di cattura, obbligarono André Léo a recarsi in Svizzera. Venne amnistiata del 1880.











Blois (Francia) intorno al 1840 - U ?
Vivandiera al Battalion des Enfants-Perdus. Il 22 e 23 maggio, combatté sulle barricate armi in mano. Accusata di saccheggi e linguaggio osceno, fu condannata a morte; la sentenza fu commutata due mesi dopo, il 27 novembre 1871, ai lavori forzati a vita.





Vroncourt-la-Côte (Francia) 29 maggio 1830 – U Marsiglia 9 gennaio 1905.
Rivoluzionaria, scrittrice, insegnante, poetessa, giornalista femminista, anarchica. Nel novembre 1870, fu eletta presidente del Comitato repubblicano di vigilanza della Guardia Nazionale del diciottesimo arrondissement. Prese parte alla rivolta del 22 gennaio 1871. Il 18 marzo si trovava nella Butte di Montmartre, fu tra quelli che diedero l’allarme e partecipò attivamente nel convincere i militari a fraternizzare col popolo. Louise Michel, faceva parte dell’ala rivoluzionaria più radicale; da sola e volontariamente, si recò a Versailles per tentare di capire come fare per uccidere Thiers. Durante i 70 giorni della Comune fu alternativamente ambulanziera o combattente. Instancabile propagandista, conferenziera ed abile oratrice, diffuse lo spirito della Comune animando il Club de la Révolution di cui presiedette spesso le riunioni. Non trascurò le sue scuole e fu sempre interessata ai problemi dell'educazione. Dal 3 aprile fino alla Settimana sanguinante, Louise Michel si diede da fare col suo fucile; si trovò sulle barricate di Clignancourt, dove sparò i suoi ultimi colpi di arma da fuoco. Venne arrestata il 24 maggio 1871. Fu condannata alla deportazione perpetua in Nuova Caledonia. Michel fu tra quei rari deportati a denunciare e ribellarsi al destino di Kanaks. Fu amnistiata nel 1880. Al suo ritorno in Francia, da militante anarchica, tenne molti comizi e partecipò a vari dibattiti. Fu attiva in molte lotte e sollevazioni popolari. Il 18 marzo 1882, durante una riunione nella Salle Favié di Parigi, propose che gli anarchici adottassero a proprio emblema la bandiera nera, per dissociarsi senza ambiguità dai socialisti 'autoritari' e parlamentaristi.

Clermont-Ferrand (Francia) 9 novembre 1839 - U Parigi 28 aprile 1901.
Insegnante, sarta, oratrice rivoluzionaria, femminista militante. Collaborò all’Union des femmes pour la défense de Paris et les soins aux blessés. Oratrice nei club repubblicani di St. Sulpice e Nôtre Dame. Fece parte del Comitato di vigilanza di Montmartre. Riuscì a sfuggire alla Settimana sanguinante si stabilì in Svizzera. Fu amnistiata nel 1880.











Lay-Saint-Christophe (Francia) ? - U ?
Durante la Comune, faceva parte, come capitano, si dice, della Legione delle federate comandata dalla colonnello Valentin. L'8 aprile 1872 fu condannata dal 26° consiglio di guerra a cinque anni di carcere e dieci anni di sorveglianza.




















Napoli? (Italia) - U ?
Anarchica italiana, ex prostituta. Nel 1870 si trasferì a Parigi, dove partecipò agli eventi rivoluzionari della Comune. Maria non sfuggì alla vendetta dei versagliesi: venne arrestata e condannata a morte.


Auxerre (Francia) 11 novembre 1846 - U ?
Ambulanziera. Fu condannata, il 4 settembre 1871, alla deportazione.








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Operaia. Delegata del "Comitato Centrale dei Cittadini”.



Salins-les-Bains (Francia) 24 dicembre 1832 - U ?.
Ambulanziera e vivandiera alla mensa del 66° battaglione federato della Guardia Nazionale. Fu condannata a morte dal tribunale di Versailles, pena poi commutata il 14 settembre 1872, a lavori forzati a vita e deportata in Guyana.












Vézelise (Francia) 1833 - U ?.
Operaia in una fabbrica di cartoni. Ambulanziera. Condannata il 4 settembre 1871 dal 4° Consiglio di guerra alla pena di morte, fu successivamente condannata ai lavori forzati il 27 novembre 1871. Deportata in Guyana. Amnistiata il 10 luglio 1880.













Saint-Fargeau 1842  - U Saint-Cloud (Francia) 1924. Durante la Comune di Parigi, partecipò ad uno dei primi movimenti femministi, l'Union des femmes pour la défense de Paris et les soins aux blessés (l’Unione delle donne per la difesa di Parigi e la cura per i feriti)



Beauvais (Francia) 3 o 4 maggio 1846 - U ?
Lavandaia, vivandiera. Arrestata, è stata condannata il 4 settembre 1871, dal 4° Consiglio di guerra, alla pena di morte.










Issoire (Francia) 6 marzo 1831 – U 1895.
Scrittrice, insegnante di pedagogia. Attivista socialista, militante nell’Internazionale, femminista, avventuriera, viaggiatrice, donna appassionata e indipendente. Fece parte dell'Union des femmes pour la défense de Paris et les soins des blessés. Dall'11 aprile 1871, le fu affidata l'ispezione generale dei libri per le scuole e dei metodi di insegnamento nelle scuole femminili della Senna. Il 22 aprile ebbe il compito di "organizzare e controllare l’iscrizione nelle scuole delle ragazze", e poi fu anche ispettrice scolastica del 12° arrondissement. Durante la Settimana sanguinante andò da barricata in barricata, prestando soccorso ai feriti. Il 26 maggio, venne arrestata, ma fu rilasciata il giorno successivo. Fuggì immediatamente in Svizzera. Poté usufruire dell’amnistia nel novembre del 1879.

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Mézières-en-Drouais (Francia) 1841 – U 1914.
Militante socialista, femminista e massone. Co-fondatrice nel 1869 della Società per la rivendicazione dei diritti delle donne, la prima associazione femminista francese. Nel 1871, sostenne la Comune e non fu giustiziata per il suo ruolo di Comunarda.







Nel ricordo popolare della Comune, che non si è spento dopo tanti anni, rimangono la forza, il coraggio, lo spirito di sacrificio, l'intelligenza e l'umanità di tutte quelle donne parigine che non si sono piegate alla violenza del potere, di molte delle quali non conosceremo mai neppure il nome.




[1] Eugène-Léon Appert era un fotografo famoso per le sue fotografie della Comune di Parigi del 1871. Durante la Comune prese la causa dei Versaillesi contro i Comunardi. Fu autore un gran numero di cliché sulla repressione di Versailles, sia sul piano operativo che nelle prigioni di Versailles, nonché le numerose esecuzioni commesse da Versailles all'interno della prigione. de La Roquette e nella piana di Satory . Ernest Appert usò il principio del fotomontaggio per dare l'impressione di aver fotografato una vera azione.