BIOGRAFIA DI ALCUN* COMUNARD*
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biografia
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☺ Vierzon
(Francia) 29 gennaio 1840 – U Parigi 18
dicembre 1915.
Ingegnere di Arti e Manifatture, dottore in medicina, giornalista,
militante dell'Internazionale.
Inizialmente proudhoniano[1],
divenne successivamente blanquista[2].
Dal 5 settembre fu uno dei delegati dei comitati di
vigilanza che formano il Comitato
centrale repubblicano dei venti arrondissements. Durante l'assedio
di Parigi si arruolò all'88° battaglione di
artiglieria della Guardia
Nazionale. Prese parte alla giornata
rivoluzionaria del 31
ottobre. Il 22
gennaio 1871, manifestò davanti al municipio di Parigi. Il 26
marzo fu eletto al Consiglio
della Comune nell’8°
arrondissement. Fu membro del comitato esecutivo
agli Interni e della Commissione esecutiva per l'istruzione. Venne nominato direttore della Journal
Officiel della Comune. Il 21
aprile 1871 fu nominato delegato per l'istruzione. Durante la Settimana
sanguinante, combatté contro i versagliesi. I
giorni seguenti riuscì a sfuggire a Londra. Il 17 luglio 1872, il 3°
Consiglio di Guerra lo condannò a morte in contumacia. Usufruì dell’amnistia
l'11 luglio 1880. Riprese la sua attività politica, al fianco di Blanqui
contribuendo a lanciare il giornale "Ni Dieu, ni maître" al
quale collaborò.
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☺ Puy-en-Velay
(Francia) 11 giugno 1832 – U Parigi 14 febbraio 1885.
Radicale, giornalista, scrittore. Fondatore del quotidiano Le
Cri du Peuple. Fu tra gli organizzatori della giornata rivoluzionaria
del 31
ottobre. Il 6 gennaio, fu uno dei quattro redattori di L'Affiche
Rouge. A febbraio fondò il giornale Le
Cri du Peuple. Il 26
marzo, fu eletto al Consiglio
della Comune ed occupò un posto nella Commissione dell’Istruzione e a
quella delle Relazioni Esterne. Appartenne alla minoranza del Consiglio
Comunale che si oppose alla costituzione di un Comitato
di Salute pubblica. L'ultimo giorno della Settimana
sanguinante, comandava la barricata in rue de
Belleville. Minacciato di morte, fuggì da Parigi. Il 14 luglio 1872, fu
condannato in contumacia alla pena di morte dal 6°
consiglio di guerra. Il 14 luglio del 1880 con l’amnistia
tornò a Parigi.
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Claye-Souilly (Francia) 5 ottobre 1839 – U Parigi 28 maggio 1871.
Militante socialista e anarchico, uno dei pionieri del sindacalismo
francese. Operaio rilegatore, aderente alla 1a
Internazionale. Nel 1870, contribuì ad organizzare proteste
contro l’imminente guerra
tra Francia e Prussia e fu co-autore del manifesto della sezione parigina
dell’Internazionale
contro la guerra. Partecipò alla rivolta del 22
gennaio. Diventò membro del Comitato
Centrale provvisorio dei venti arrondissement e si
arruolò nel 193° battaglione della Guardia
Nazionale di cui fu eletto comandante. Il 18
marzo 1871 partecipò all’insurrezione ed
occupò lo stato maggiore della Guardia
Nazionale, in place
Vendome. Il 26
marzo è stato trionfalmente eletto nel Consiglio
della Comune come membro dell'Internazionale,
e fu l'unico delegato ad essere eletto in 3 arrondissement.
Fece parte del Consiglio
della Comune entrando nella Commissione esecutiva per le finanze e poi
alla Sussistenza. Divenne anche segretario del
Consiglio dell'Internazionale,
mantenendo i legami tra la Comune e
l’A.I.T..
Si oppose alla creazione di Comitato
di Salute pubblica. Il 5
maggio, è diventato un membro della commissione di guerra della Comune.
Durante la Settimana
sanguinante, rimpiazzò Delescluze
come delegato civile alla guerra. Venne arrestato e fucilato dai versagliesi
il 28
maggio.
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Saint-Germain-en-Laye (Francia) 10 gennaio 1841 - U Parigi
21 gennaio 1929.
Artigiano, giornalista. Aderì alla Prima Internazionale. Alla sua caduta della Comune,
dovette fuggire in Belgio. Tornò a Parigi con l'amnistia
del 1880.
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☺ Bouleternère
(Francia) 15 settembre 1842 – U Versailles 22 febbraio 1872.
Operaio delle ferrovie. Fu richiamato alle armi nel 1870 con
il grado di sergente dell'88º reggimento di fanteria di stanza a Parigi. La mattina del 18
marzo 1871 era a Montmartre,
il suo reggimento fu comandato dal governo di Thiers di requisire i cannoni lì installati
dalla Guardia
Nazionale. Fu lui a comandare la disobbedienza dei militari agli ordini
di Lecomte.
Prese parte attiva alla Comune,
comandando il 91º battaglione della Guardia
Nazionale. Fu arrestato, il 3 giugno del 1871. Processato dalla corte
marziale, il 18 novembre 1871 fu condannato a morte e fucilato.
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Remilly-Wirquin (Francia) 5 marzo 1825
- U Nuova Caledonia 28 aprile 1873.
Insegnante elementare, repubblicano e massone- Aderì alla Prima Internazionale. Il 26
marzo 1871 fu eletto al Consiglio
della Comune dall'11°
arrondissement e fu membro della Commissione istruzione. Il 1º
maggio votò per la creazione del Comitato
di Salute pubblica. Fu arrestato dai versagliesi durante la Settimana
sanguinante. Il 2 settembre la corte
marziale di Versailles lo condannò alla deportazione in Nuova
Caledonia.
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☺ Metz
(Francia) 30 marzo 1844 – U Parigi 8 gennaio 1896.
Poeta. Arruolato nella Guardia
Nazionale. Fuggì da Parigi per sfuggire alla repressione
di Versailles.
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☺ Lille
(Francia) 13 agosto 1845 - U Londra 9
ottobre 1878.
Poeta e giornalista, collaborò a Le Figaro, a La
Marseillaise e a Le
Cri du Peuple, fu tra i fondatori Le
Père Duchêne. Dopo la Settimana
sanguinante, fuggì a Londra dove si unì alla
sezione federalista francese dell'Internazionale
sotto l'influenza di Bakunin.
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☺ Denicé
(Francia) 22 giugno 1841 - U Versailles 21 giugno 1871.
Giornalista e scrittore, anarchico. Il 26
marzo è stato eletto membro del Consiglio
Generale della Comune nel 18°
arrondissement. Fece parte, in successione, alla Commissione di
Giustizia, al Comitato Esecutivo e a quello del Sicurezza Générale. Ha
lanciato due giornali nello spazio di un mese: "L'Ordre”
e l’"Ami
du peuple". Votò contro la creazione del Comitato
di Salute pubblica e naturalmente votò il manifesto della minoranza.
Durante la Settimana
sanguinante fu tra il numero di coloro che hanno avuto il coraggio di
rimanere a Parigi, coscienti di andare verso una morte certa. Andò negli
avamposti, sulle barricate, organizzava, sparava, indossando la sua sciarpa
rossa. Fatto prigioniero dalle truppe di Versailles
morì all'ospedale militare.
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☺ Cluny
(Francia) 5 luglio 1826 – U Parigi 10 giugno 1902.
Giornalista e massone, aderì alla Prima Internazionale. Durante l'assedio
prussiano comandò un battaglione della Guardia
Nazionale e partecipò all'insurrezione del 31
ottobre 1870. Alle elezioni supplementari del 16
aprile fu eletto al Consiglio
della Comune. Fece parte della Commissione per i servizi pubblici, votò
per la creazione del Comitato
di Salute pubblica e diresse dal 12
maggio il Journal
officiel. Alla caduta della Comune
fuggì a Londra, mentre la corte
marziale di Versailles lo condannava a morte in contumacia. Tornò a
Parigi con l'amnistia
del 1880.
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Lachapelle-aux-Pots (Francia) 9 luglio 1836 - U Saint-Ouen
17 gennaio
1892.
Impiegato di commercio e mercante di colori. Durante l'assedio
di Parigi del 1870 si arruolò nella Guardia
Nazionale e fu tra i promotori della creazione del Comitato
centrale della Guardia Nazionale. Il 16
aprile 1871, fu eletto al Consiglio
della Comune dal 20°
arrondissement, e fece parte della Commissione sussistenza e della Commissione
esecutiva per la sussistenza. Il 1º
maggio votò la creazione del Comitato
di Salute pubblica. Condannato a morte in contumacia dalla corte
marziale di Versailles dopo la caduta della Comune,
si rifugiò in Svizzera. Tornò in Francia dopo l'amnistia
del 1880.
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☺ Mézières-en-Drouais
(Francia) 1841 – U 1914.
Militante socialista, femminista e massone. Co-fondatrice nel 1869
della Società per la rivendicazione dei diritti delle donne, la prima
associazione femminista francese. Nel 1871, sostenne la Comune e
non fu giustiziata per il suo ruolo di Comunarda.
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☺ Saclas
(Francia) 19 novembre 1844 - U
Neuilly-sur-Seine 25 novembre 1925.
Ingegnere, giornalista. Durante l'assedio di Parigi militò nella Guardia
Nazionale. Prese parte alle insurrezioni del 31
ottobre 1870 e del 22
gennaio 1871. Arrestato dalle truppe di Versailles il 25
maggio, fu condannato a morte ma riuscì a evadere dal carcere e a
raggiungere la Svizzera. Fu amnistiato
nel 1879.
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[1] Per proudhoniani s’intendono
definire i seguaci del filosofo francese Pierre-Joseph
Proudhon, fondato essenzialmente sul mutualismo e sul federalismo, da molti
studiosi inserito impropriamente nell’ambito di quello che Marx definì
socialismo utopistico. L’anarchismo proudhoniano educa i seguaci ad una società
libera e federata, di artigiani e piccoli contadini, che pone al centro i
problemi del credito e del prestito ad interessi limitati. Gli elementi
basilari dell’anarchismo proudhoniano sono il federalismo, il decentramento, il
controllo diretto da parte dei lavoratori, abolizione della proprietà (ma non
del possesso poiché reputato naturale), l'istruzione sotto il controllo degli
insegnanti e dei genitori, l'istruzione legata all’apprendistato ecc.
[2] Il blanquismo fu un movimento dottrinale e
attivista a favore, in primo luogo, della Repubblica e, una volta raggiunta,
del comunismo in Francia, che era in vigore durante il diciannovesimo
secolo, penetrò fino in fondo in modo dominante ed eccitante tra intellettuali
e studenti, e fu anche caratterizzato da una forte disciplina rivoluzionaria
combattiva. Deve il suo nome allo
scrittore, politico e leader di questa fazione, il francese Louis
Auguste Blanqui.