lunedì 29 luglio 2019

02-14-V - Biografie di alcun* Comunard*

BIOGRAFIA DI ALCUN* COMUNARD*
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Vierzon (Francia) 29 gennaio 1840 – U Parigi 18 dicembre 1915.
Ingegnere di Arti e Manifatture, dottore in medicina, giornalista, militante dell'Internazionale. Inizialmente proudhoniano[1], divenne successivamente blanquista[2]. Dal 5 settembre fu uno dei delegati dei comitati di vigilanza che formano il Comitato centrale repubblicano dei venti arrondissements. Durante l'assedio di Parigi si arruolò all'88° battaglione di artiglieria della Guardia Nazionale. Prese parte alla giornata rivoluzionaria del 31 ottobre. Il 22 gennaio 1871, manifestò davanti al municipio di Parigi. Il 26 marzo fu eletto al Consiglio della Comune nell’8° arrondissement. Fu membro del comitato esecutivo agli Interni e della Commissione esecutiva per l'istruzione. Venne nominato direttore della Journal Officiel della Comune. Il 21 aprile 1871 fu nominato delegato per l'istruzione. Durante la Settimana sanguinante, combatté contro i versagliesi. I giorni seguenti riuscì a sfuggire a Londra. Il 17 luglio 1872, il 3° Consiglio di Guerra lo condannò a morte in contumacia. Usufruì dell’amnistia l'11 luglio 1880. Riprese la sua attività politica, al fianco di Blanqui contribuendo a lanciare il giornale "Ni Dieu, ni maître" al quale collaborò.



Puy-en-Velay (Francia) 11 giugno 1832 – U Parigi 14 febbraio 1885.
Radicale, giornalista, scrittore. Fondatore del quotidiano Le Cri du Peuple. Fu tra gli organizzatori della giornata rivoluzionaria del 31 ottobre. Il 6 gennaio, fu uno dei quattro redattori di L'Affiche Rouge. A febbraio fondò il giornale Le Cri du Peuple. Il 26 marzo, fu eletto al Consiglio della Comune ed occupò un posto nella Commissione dell’Istruzione e a quella delle Relazioni Esterne. Appartenne alla minoranza del Consiglio Comunale che si oppose alla costituzione di un Comitato di Salute pubblica. L'ultimo giorno della Settimana sanguinante, comandava la barricata in rue de Belleville. Minacciato di morte, fuggì da Parigi. Il 14 luglio 1872, fu condannato in contumacia alla pena di morte dal 6° consiglio di guerra. Il 14 luglio del 1880 con l’amnistia tornò a Parigi.


Claye-Souilly (Francia) 5 ottobre 1839 – U Parigi 28 maggio 1871.
Militante socialista e anarchico, uno dei pionieri del sindacalismo francese. Operaio rilegatore, aderente alla 1a Internazionale. Nel 1870, contribuì ad organizzare proteste contro l’imminente guerra tra Francia e Prussia e fu co-autore del manifesto della sezione parigina dell’Internazionale contro la guerra. Partecipò alla rivolta del 22 gennaio. Diventò membro del Comitato Centrale provvisorio dei venti arrondissement e si arruolò nel 193° battaglione della Guardia Nazionale di cui fu eletto comandante. Il 18 marzo 1871 partecipò all’insurrezione ed occupò lo stato maggiore della Guardia Nazionale, in place Vendome. Il 26 marzo è stato trionfalmente eletto nel Consiglio della Comune come membro dell'Internazionale, e fu l'unico delegato ad essere eletto in 3 arrondissement. Fece parte del Consiglio della Comune entrando nella Commissione esecutiva per le finanze e poi alla Sussistenza. Divenne anche segretario del Consiglio dell'Internazionale, mantenendo i legami tra la Comune e l’A.I.T.. Si oppose alla creazione di Comitato di Salute pubblica. Il 5 maggio, è diventato un membro della commissione di guerra della Comune. Durante la Settimana sanguinante, rimpiazzò Delescluze come delegato civile alla guerra. Venne arrestato e fucilato dai versagliesi il 28 maggio.


Saint-Germain-en-Laye (Francia) 10 gennaio 1841 - U Parigi 21 gennaio 1929.
Artigiano, giornalista. Aderì alla Prima Internazionale. Alla sua caduta della Comune, dovette fuggire in Belgio. Tornò a Parigi con l'amnistia del 1880.



Bouleternère (Francia) 15 settembre 1842 – U Versailles 22 febbraio 1872.
Operaio delle ferrovie. Fu richiamato alle armi nel 1870 con il grado di sergente dell'88º reggimento di fanteria di stanza a Parigi. La mattina del 18 marzo 1871 era a Montmartre, il suo reggimento fu comandato dal governo di Thiers di requisire i cannoni lì installati dalla Guardia Nazionale. Fu lui a comandare la disobbedienza dei militari agli ordini di Lecomte. Prese parte attiva alla Comune, comandando il 91º battaglione della Guardia Nazionale. Fu arrestato, il 3 giugno del 1871. Processato dalla corte marziale, il 18 novembre 1871 fu condannato a morte e fucilato.

Remilly-Wirquin (Francia) 5 marzo 1825 - U Nuova Caledonia 28 aprile 1873.
Insegnante elementare, repubblicano e massone- Aderì alla Prima Internazionale. Il 26 marzo 1871 fu eletto al Consiglio della Comune dall'11° arrondissement e fu membro della Commissione istruzione. Il 1º maggio votò per la creazione del Comitato di Salute pubblica. Fu arrestato dai versagliesi durante la Settimana sanguinante. Il 2 settembre la corte marziale di Versailles lo condannò alla deportazione in Nuova Caledonia.


Metz (Francia) 30 marzo 1844 – U Parigi 8 gennaio 1896.
Poeta. Arruolato nella Guardia Nazionale. Fuggì da Parigi per sfuggire alla repressione di Versailles.




Lille (Francia) 13 agosto 1845 - U Londra 9 ottobre 1878.
Poeta e giornalista, collaborò a Le Figaro, a La Marseillaise e a Le Cri du Peuple, fu tra i fondatori Le Père Duchêne. Dopo la Settimana sanguinante, fuggì a Londra dove si unì alla sezione federalista francese dell'Internazionale sotto l'influenza di Bakunin.


Denicé (Francia) 22 giugno 1841 - U Versailles 21 giugno 1871.
Giornalista e scrittore, anarchico. Il 26 marzo è stato eletto membro del Consiglio Generale della Comune nel 18° arrondissement. Fece parte, in successione, alla Commissione di Giustizia, al Comitato Esecutivo e a quello del Sicurezza Générale. Ha lanciato due giornali nello spazio di un mese: "L'Ordre” e l’"Ami du peuple". Votò contro la creazione del Comitato di Salute pubblica e naturalmente votò il manifesto della minoranza. Durante la Settimana sanguinante fu tra il numero di coloro che hanno avuto il coraggio di rimanere a Parigi, coscienti di andare verso una morte certa. Andò negli avamposti, sulle barricate, organizzava, sparava, indossando la sua sciarpa rossa. Fatto prigioniero dalle truppe di Versailles morì all'ospedale militare.

Cluny (Francia) 5 luglio 1826 – U Parigi 10 giugno 1902.
Giornalista e massone, aderì alla Prima Internazionale. Durante l'assedio prussiano comandò un battaglione della Guardia Nazionale e partecipò all'insurrezione del 31 ottobre 1870. Alle elezioni supplementari del 16 aprile fu eletto al Consiglio della Comune. Fece parte della Commissione per i servizi pubblici, votò per la creazione del Comitato di Salute pubblica e diresse dal 12 maggio il Journal officiel. Alla caduta della Comune fuggì a Londra, mentre la corte marziale di Versailles lo condannava a morte in contumacia. Tornò a Parigi con l'amnistia del 1880.

Lachapelle-aux-Pots (Francia) 9 luglio 1836 - U Saint-Ouen 17 gennaio 1892.
Impiegato di commercio e mercante di colori. Durante l'assedio di Parigi del 1870 si arruolò nella Guardia Nazionale e fu tra i promotori della creazione del Comitato centrale della Guardia Nazionale. Il 16 aprile 1871, fu eletto al Consiglio della Comune dal 20° arrondissement, e fece parte della Commissione sussistenza e della Commissione esecutiva per la sussistenza. Il 1º maggio votò la creazione del Comitato di Salute pubblica. Condannato a morte in contumacia dalla corte marziale di Versailles dopo la caduta della Comune, si rifugiò in Svizzera. Tornò in Francia dopo l'amnistia del 1880.





Mézières-en-Drouais (Francia) 1841 – U 1914.
Militante socialista, femminista e massone. Co-fondatrice nel 1869 della Società per la rivendicazione dei diritti delle donne, la prima associazione femminista francese. Nel 1871, sostenne la Comune e non fu giustiziata per il suo ruolo di Comunarda.




Saclas (Francia) 19 novembre 1844 - U Neuilly-sur-Seine 25 novembre 1925.
Ingegnere, giornalista. Durante l'assedio di Parigi militò nella Guardia Nazionale. Prese parte alle insurrezioni del 31 ottobre 1870 e del 22 gennaio 1871. Arrestato dalle truppe di Versailles il 25 maggio, fu condannato a morte ma riuscì a evadere dal carcere e a raggiungere la Svizzera. Fu amnistiato nel 1879.





[1] Per proudhoniani s’intendono definire i seguaci del filosofo francese Pierre-Joseph Proudhon, fondato essenzialmente sul mutualismo e sul federalismo, da molti studiosi inserito impropriamente nell’ambito di quello che Marx definì socialismo utopistico. L’anarchismo proudhoniano educa i seguaci ad una società libera e federata, di artigiani e piccoli contadini, che pone al centro i problemi del credito e del prestito ad interessi limitati. Gli elementi basilari dell’anarchismo proudhoniano sono il federalismo, il decentramento, il controllo diretto da parte dei lavoratori, abolizione della proprietà (ma non del possesso poiché reputato naturale), l'istruzione sotto il controllo degli insegnanti e dei genitori, l'istruzione legata all’apprendistato ecc.
[2] Il blanquismo fu un movimento dottrinale e attivista a favore, in primo luogo, della Repubblica e, una volta raggiunta, del comunismo in Francia, che era in vigore durante il diciannovesimo secolo, penetrò fino in fondo in modo dominante ed eccitante tra intellettuali e studenti, e fu anche caratterizzato da una forte disciplina rivoluzionaria combattiva. Deve il suo nome allo scrittore, politico e leader di questa fazione, il francese Louis Auguste Blanqui.