BIOGRAFIA DI ALCUN* COMUNARD*
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biografia
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☺ Trapani
(Italia) 14 agosto 1823 – U Parigi 14 (o 15) giugno 1909.
Capitano nella Guardia
Nazionale. condannato dal tribunale
militare di Versailles, nel 1874, alla deportazione nella colonia penale
di Nuova
Caledonia. Amnistiato
nel 1880
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☺ Parigi (Francia) 21 dicembre 1841 - U Parigi 15 novembre 1894
Operaio rilegatore e militante della Prima Internazionale. Durante l'assedio
di Parigi del 1870 si arruolò nel 240º battaglione della Guardia
Nazionale e il 15 marzo 1871 fu eletto al Comitato
centrale della Guardia, diventandone il segretario. Il 22
marzo fu nominato ufficiale di Stato maggiore arrestato e poi condannato
alla deportazione. Fu graziato
il 12 febbraio 1879.
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☺ Précieux (Francia) 23 giugno 1841 - U
Asnières-sur-Seine 13 settembre 1893.
Giornalista, scrittore, anarchico, militante dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori. Nel 1870 collaborò al giornale La
Marseillaise. Durante l'assedio
di Parigi era membro del Comitato
centrale dei venti arrondissements e vicesindaco del 17°
arrondissement, Il 6 gennaio 1871, firmò il testo dell’”Affiche rouge". Il 26
marzo fu eletto al Consiglio
della Comune, divenne sindaco del quartiere di Batignolles e, in seguito
fu membro della Commissione Lavoro, Scambio e dell'industria; fu anche responsabile della gestione del suo
arrondissement. Si oppone alla creazione di un Comitato
di salute pubblica. Durante la Settimana
sanguinante organizzò la difesa di
Batignolles dove combatté sulle barricate fino all'ultimo giorno. Sfuggì
alla repressione riuscendo a lasciare la Francia. Pochi mesi dopo venne
condannato in contumacia da parte del 3°
Consiglio di guerra di Versailles all'esilio perpetuo. Venne amnistiato
nel luglio 1880.
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☺ Blois (Francia) intorno al 1840 - U ?
Vivandiera al Battalion des Enfants-Perdus. Il 22
e 23
maggio, combatté sulle barricate armi in mano. Accusata di saccheggi e
linguaggio osceno, fu condannata a morte; la sentenza fu commutata due mesi
dopo, il 27 novembre 1871, ai lavori forzati a vita.
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☺ Sancerre (Francia) 4 marzo 1837 - U Parigi il 5 gennaio 1917.
Giornalista e politico, fondò durante la Comune, Le
Mot d'ordre. Si oppose alla distruzione della colonna Vendôme.
Giudicato al primo
processo, fatto ai Comunardi
dal consiglio
di guerra. Venne condannato a cinque anni di reclusione, condanna che fu
commutata in quattro mesi a causa del suo stato di salute.
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☺ Chartres (Francia) 28 luglio 1849 - U Nuova Caledonia 18 marzo 1875
Giornalista, fondò Le
Drapeau rouge, La
Montagne e Le
Salut Public. Con una sentenza resa il 2
ottobre, il 3°
Consiglio di Guerra lo condannò alla pena di morte unicamente a
causa dei suoi articoli, pena commutata poi in galera
a vita da scontare in Nuova
Caledonia.
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Saint-Brice-Courcelles (Francia) 27
settembre 1843 – U Ivry
26 aprile 1916.
Socialista e pittore, aderì alla Prima Internazionale. Durante l'assedio
di Parigi del 1870 si arruolò nel 136º battaglione della Guardia
Nazionale e prese parte alle insurrezioni del 31
ottobre 1870 e del 22
gennaio 1871. Durante la
rivolta del 18 marzo occupò il municipio del 14°
arrondissement. Il 26
marzo fu eletto al Consiglio
della Comune, fece parte della Commissione servizi pubblici e fu nominato
amministratore del 14°
arrondissement. Dopo la Settimana
sanguinante fuggì in Svizzera, mentre la corte
marziale di Versailles, nel 1873, lo condannava alla deportazione in
contumacia. Fu amnistiato
nel 1880.
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☺ Parigi (Francia) 10 (o 11) giugno 1842 – U Parigi 21 ottobre 1930.
Blanquista[1] e massone. Militò nel
movimento ateo. Durante la Comune
fu amministratore dell'esercito comunardo, direttore della fabbrica di
tabacco e poi amministratore delegato. Alla fine della Comune
si rifugiò a New York.
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☺ Nancy (Francia) 17 maggio 1820 - U Basilea giugno 1887.
Ebreo e massone, prestò servizio con il 169° battaglione della Guardia
Nazionale. Fu capitano, il 18
marzo 1871. Il 27
aprile era colonnello incaricato dell'organizzazione delle legioni; il 1°
maggio era comandante maggiore di Place
Vendome; il 4
maggio venne nominato vicedirettore dei movimenti al ministero della
guerra. In qualità di comandante maggiore della Place
Vendome, fu lui che rilascerà gli inviti per assistere all’abbattimento
della colonna Vendome, il 16
maggio 1871. Arrestato il 7 luglio fu condotto davanti al sesto
Consiglio della guerra e accusato di aver preso parte all'assassinio dei
generali Clément-Thomas
e Lecomte,.
Condannato a morte il 18 novembre 1871, la pena fu commutata il 21 febbraio
1872 ai lavori forzati a vita in Nuova
Caledonia. Fu amnistiato
nel 1879.
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☺ Essonnes (Francia) 9 febbraio 1841 – U Colón (Panama) 28 dicembre 1884.
Operaio meccanico, militante blanquista[1] e iscritto alla 1a
Internazionale. Servì nella Guardia
Nazionale del 17°
arrondissement; fu messo al comando della guarnigione del forte di
Issy. Durante la Settimana
sanguinante combatté nelle barricate del faubourg Saint-Germain. Alla
caduta della Comune
fuggì a Ginevra mentre veniva condannato a morte in contumacia. Fu amnistiato
nel 1880.
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Lévignac-de-Guyenne (Francia) 22
dicembre 1843 - U
Cadillac-sur-Garonne 16 marzo 1909.
Avvocato, radicale massone e militante dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori. Il 5 novembre 1870 fu eletto vicesindaco
del 13°
arrondissement e prese parte alla fondazione del Comitato
centrale della Guardia nazionale, di cui fu membro. Fu anche un delegato
del Comitato
centrale repubblicano dei venti arrondissement ed è stato uno dei
firmatari dell’Affiche
rouge. Il 26
marzo 1871 fu eletto al Consiglio
della Comune dal 13°
arrondissement e fece parte prima della Commissione giustizia e poi della
Commissione esteri. Il 2
aprile è stato eletto alla Questura della Comune.
Votò per la creazione del Comitato
di salute pubblica e ne fu membro dal 1º
all'8
maggio. Lo stesso 8
maggio fu nominato governatore del forte Bicêtre e vice governatore del
forte Thaller. Alla caduta della Comune
fuggì in Belgio mentre il sesto
Consiglio di guerra lo condannò in contumacia, il 17 febbraio 1872, alla
pena di morte. Venne amnistiato
nel 1880.
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Vroncourt-la-Côte (Francia) 29 maggio
1830 – U Marsiglia 9 gennaio 1905.
Rivoluzionaria, scrittrice, insegnante, poetessa, giornalista
femminista, anarchica. Nel novembre 1870, fu eletta presidente del Comitato
repubblicano di vigilanza della Guardia Nazionale del diciottesimo
arrondissement. Prese parte alla rivolta
del 22 gennaio 1871. Il 18
marzo si trovava nella Butte
di Montmartre, fu tra quelli che diedero l’allarme e partecipò
attivamente nel convincere i militari a fraternizzare col popolo. Louise
Michel, faceva parte dell’ala rivoluzionaria più radicale; da sola e
volontariamente, si recò a Versailles
per tentare di capire come fare per uccidere Thiers.
Durante i 70 giorni della Comune
fu alternativamente ambulanziera o combattente. Instancabile propagandista,
conferenziera ed abile oratrice, diffuse lo spirito della Comune
animando il Club de la
Révolution di cui presiedette spesso le riunioni. Non trascurò le sue
scuole e fu sempre interessata ai problemi dell'educazione. Dal 3
aprile fino alla Settimana
sanguinante, Louise Michel si diede da fare col suo fucile; si trovò
sulle barricate di Clignancourt, dove sparò i suoi ultimi colpi di arma da
fuoco. Venne arrestata il 24
maggio 1871. Fu condannata alla deportazione perpetua in Nuova
Caledonia. Michel fu tra quei rari deportati a denunciare e ribellarsi al
destino di Kanaks.
Fu amnistiata
nel 1880. Al suo ritorno in Francia, da militante anarchica, tenne molti
comizi e partecipò a vari dibattiti. Fu attiva in molte lotte e sollevazioni
popolari. Il 18 marzo 1882, durante una riunione nella Salle Favié di Parigi,
propose che gli anarchici adottassero a proprio emblema la bandiera nera, per dissociarsi senza ambiguità dai socialisti
'autoritari' e parlamentaristi.
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Lamarche-sur-Saône (Francia) 13 dicembre
1817 - U Parigi 26 maggio 1871.
Giornalista. Durante l'assedio
di Parigi venne eletto capo del 108° battaglione della Guardia
Nazionale. Il 31 ottobre, fu tra coloro che occuparono l'Hotel
de Ville. Durante i settantadue giorni di insurrezione, Millière non occupò alcuna posizione ufficiale, non esercitò
alcun comando militare né prese parte agli scontri. Si occupò principalmente
di giornalismo attraverso i suoi scritti apparsi in «Le
Vengeur e La
Commune». Fu arrestato e venne subito fucilato in ginocchio sui
gradini del Pantheon.
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Clermont-Ferrand (Francia) 9 novembre
1839 - U Parigi 28 aprile 1901.
Insegnante, sarta, oratrice rivoluzionaria, femminista militante. Collaborò
all’Union
des femmes pour la défense de Paris et les soins aux blessés. Oratrice nei club repubblicani di
St. Sulpice e Nôtre Dame. Fece parte del Comitato
di vigilanza di Montmartre. Riuscì a sfuggire alla Settimana
sanguinante si stabilì in Svizzera. Fu amnistiata
nel 1880.
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☺ Autun (Francia) 13 settembre 1809 - U Saint-Maur-des-Fossés
9 maggio 1883.
Repubblicano, farmacista, s'iscrisse alla Prima Internazionale. Eletto il 26
marzo 1871 al Consiglio
della Comune da parte del 19°
arrondissement, fece parte della Commissione istruzione. Il 28
aprile ideò l'istituzione del Comitato
di Salute pubblica. Dopo la Settimana
sanguinante fuggì in Svizzera e venne condannato a morte in
contumacia. Fu amnistiato
nel 1880.
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Cosne-sur-Loire (Francia) 21 maggio
1832 – U Parigi 28 maggio 1871.
Chirurgo-maggiore del 193° battaglione della Guardia
Nazionale. Per qualche tempo fu sindaco del 6°
arrondissement di Parigi. Venne arrestato il 27
maggio, processato lo stesso giorno dalla corte
marziale fu fucilato il giorno dopo.
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☺ Vire (Francia) 26 gennaio 1845 – U Villejuif
17 luglio 1921.
Scrittore, giornalista, repubblicano, libero pensatore, anticlericale
e massone. Ufficiale d’ordinanza, venne promosso comandante generale
luogotenente dello stato maggiore di Napoléon
La Cécilia. Fu trasferito al ministero della Guerra e divenne segretario
generale di Charles
Delescluze. Arrestato dai versaigliesi, il 3 novembre 1871, si trovò
davanti al quinto
consiglio di guerra a Versailles, che lo condannò ad un anno di carcere.
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☺ Gignac (Francia) 25 marzo 1843 - U Tunisi 20 settembre 1916.
Membro dell'Internazionale,
militante anarchico e libero pensatore. Colonnello della 17a
Legione, alla fine della Comune
si rifugiò in Svizzera. Fu dapprima condannato in contumacia alla
deportazione, pena aggravata l'11 dicembre 1871 da un consiglio
di guerra che pronunciò la sua pena di morte. Fu amnistiato
nel 1879. Fece parte della Federazione
anarchica del Giura a Saint-Imier.
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☺ Parigi (Francia) 16 giugno 1838 – U Parigi 25 maggio 1871.
Giornalista, letterato, imprenditore, repubblicano. Si arruolò nel
183º battaglione della Guardia
Nazionale e fu delegato al Comitato
centrale della Guardia. Fu nominato delegato alla Tipografia nazionale e
al Giornale
ufficiale della Repubblica francese. L’8
maggio 1871 venne nominato Commissario Civile a fianco del delegato alla
Guerra. Partecipò ai combattimenti della Settimana
sanguinante, arrestato il 25
maggio: lo stesso giorno venne condannato dalla corte
marziale di Châtelet, e immediatamente fucilato.
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☺ Parigi (Francia) 17 aprile 1843 - U Parigi
1894.
Blanquista[1] e aderente all'Internazionale.
Durante l'assedio
di Parigi fu capitano del 191° battaglione della Guardia
Nazionale e delegato da questo battaglione al Comitato
centrale. Fece parte del Comitato dei servizi pubblici e della Sûreté
Générale. Come funzionario eletto amministrò il suo undicesimo
arrondissement come sindaco. Dopo la Comune
fuggì a Londra. Il Consiglio
di Guerra di Versailles lo aveva condannato a morte in contumacia. Fu amnistiato
nel 1880.
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Nant-le-Grand (Francia)
16 giugno 1848 - U Parigi 5 maggio 1909.
Giornalista. Partecipò alla stesura di La
Marseillaise e poi a Le Mot d'Ordre. Venne arrestato e condannato, il 21 settembre, alla
deportazione semplice, dal 3°
Consiglio di guerra, in Nuova
Caledonia. Fu amnistiato
il 5 giugno 1879.
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[1] Il blanquismo fu un movimento dottrinale e
attivista a favore, in primo luogo, della Repubblica e, una volta raggiunta,
del comunismo in Francia, che era in vigore durante il diciannovesimo
secolo, penetrò fino in fondo in modo dominante ed eccitante tra intellettuali
e studenti, e fu anche caratterizzato da una forte disciplina rivoluzionaria
combattiva. Deve il suo nome allo
scrittore, politico e leader di questa fazione, il francese Louis
Auguste Blanqui.