CRONOLOGIA
DEGLI EVENTI
In questa cronologia non elenchiamo
soltanto gli eventi principali che si sono verificati durante l'insurrezione
della Comune
di Parigi tra il 18
marzo e il 28
maggio 1871, ma anche gli eventi principali avvenuti precedentemente e
successivamente ai 72 giorni comunardi. Le differenze nelle date che possono
essere osservate, tra la cronologia sottostante e altre citate altrove,
specialmente per i decreti, possono essere dovute alla differenza tra il
processo decisionale e la sua formalizzazione dalla sua pubblicazione, spesso
il giorno seguente, nel Journal
Officiel.
Martedì
2 dicembre 1851:
Colpo
di stato di Luigi
Napoleone contro la Seconda
Repubblica del 1848.
I repubblicani, che organizzano la resistenza a Parigi e nelle province, sono
severamente repressi: 127 morti, 26.884 arresti e 21.000 condanne, comprese
9.530 deportazioni in Algeria e altre 239 nella prigione di Cayenne.
Giovedì 2 dicembre 1852: Luigi
Napoleone divenne "l'imperatore dei francesi". Ripristinando il
suffragio universale, il regime imperiale si affida ai notabili per mantenere
la provincia. Aristocratici o borghesi, vicini al clero, sostengono la censura
e la repressione anti-repubblicana che caratterizza il regime.
Giovedì 29 settembre 1864: Fondazione dell'Associazione
Internazionale dei Lavoratori (A.I.T.)
Durante il regno di Napoleone
III,
l'opposizione socialista ha una sua struttura, l’A.I.T.
stabilisce come obiettivo che "l'emancipazione dei lavoratori deve
avvenire da parte dei lavoratori stessi".
Gennaio 1865: L'Associazione
Internazionale dei Lavoratori apre a Parigi una sede in rue des Gravilliers.
Martedì 1 maggio 1866: Fondazione della Società civile del risparmio e del
credito mutuale degli operai rilegatori di Parigi.
Febbraio 1867: Inizio dello sciopero degli operai
bronzisti.
Sabato 1 giugno 1867: Primo numero del settimanale La Rue, di Jules
Vallès.
Sabato 6 giugno 1868: La liberalizzazione del regime imperiale, in particolare la
legge promulgata questo stesso giorno, autorizza incontri pubblici, consente
repubblicani e gli attivisti socialisti ad organizzarsi. Nascono molti club, dove si
afferma l’opposizione all'impero.
Giovedì 4 febbraio 1869: Primo numero del quotidiano Le Peuple, di Jules
Vallès.
1869: Gli scioperi si moltiplicano, come a La
Ricamarie dove ci sono 13 morti, mentre nelle elezioni generali
l'opposizione socialista registra un punteggio senza precedenti.
Dicembre 1869: Fondazione della Camera federale delle società operaie.
Lunedì 10 gennaio 1870: Assassinio del giornalista Victor
Noir da parte di Pierre Bonaparte.
Mercoledì 12 gennaio 1870: Funerali e sepoltura di Victor
Noir con la partecipazione di circa centomila persone.
Lunedì 7 febbraio 1870: Riunione sciolta dalla polizia a Belleville
e arresto di tutti i giornalisti de La Marsigliese.
Domenica 8 maggio 1870: Ultimo plebiscito di Napoleone
III.
Gustave
Flourens fugge a Londra.
4 settembre 1870 i parigini assalgono il palais Bourbon |
Giovedì 23 giugno 1870: Gustave
Courbet rifiuta la Legion d'onore.
Sabato 9 luglio 1870: Fine del terzo processo dell'Internazionale.
Martedì 19 luglio 1870: Dichiarazione di guerra
della Francia alla Prussia.
Giovedì 4 agosto 1870: Sconfitta francese a Wissembourg, seguita da altre
...
Giovedì 18 agosto 1870: Bazaine circondato a Metz dall’esercito prussiano.
Venerdì 2 settembre 1870: Capitolazione
dell'esercito di Mac
Mahon a Sedan.
Napoleone
III
viene fatto un prigioniero.
Domenica
4 settembre 1870:
Il Palais-Bourbon
è invaso dai manifestanti. Proclamazione
della Repubblica nell’Hôtel
de Ville, il Municipio
di Parigi. Formazione del governo
della "Difesa nazionale" presieduto dal generale Trochu.
Alla notizia della sconfitta e dell'arrivo dei prussiani, i parigini
assalgono il Palais
Bourbon e spingono l'opposizione a dichiarare la repubblica. L'Impero è
rovesciato e un governo
della Difesa nazionale si trasferì nel Municipio
di Parigi per continuare la guerra contro gli stati tedeschi. Il generale Louis
Jules Trochu assume la presidenza. Il governo è composto da deputati
repubblicani di Parigi, tra cui Leon
Gambetta, ministro dell'Interno, Jules
Favre, ministro degli affari esteri e Jules Ferry come segretario del
governo. A Parigi, dove il generale Trochu
è governatore militare, il governo fa pochi sforzi per difendere efficacemente
la capitale.
I componenti del Governo provvisorio |
Mercoledì 7 settembre 1870: Il Governo
della Difesa nazionale nomina i sindaci degli arrondissement.
Martedì 13 settembre 1870: Creazione del Comitato
centrale repubblicano dei 20 arrondissement.
Giovedì 15 settembre 1870: Il primo Affiche rouge, firmato dai membri del Comitato
centrale dei venti arrondissement, che reclama una
guerra ad oltranza e il sollevamento di massa nei dipartimenti. Falliscono i
negoziati di Bismarck-Jules
Favre a Ferrières.
Lunedì 19 settembre 1870: Inizio dell'assedio
di Parigi da parte dei prussiani. La capitale è circondata da 180.000
prussiani.
Mercoledì 28 settembre 1870: Capitolazione di Strasburgo.
Venerdì 7 ottobre 1870: Partenza di Gambetta
con un pallone aerostatico col quale si trasferisce a Tours dove si trova la
delegazione del governo ed inizia a organizzare eserciti di soccorso per
Parigi.
Sabato 8 ottobre 1870: Fallimento della manifestazione del Comitato
centrale repubblicano dei 20 arrondissement per ottenere elezioni
municipali a Parigi.
Mercoledì 19 ottobre 1870: Istituzione di compagnie di volontari della Guardia
Nazionale.
Giovedì 27 ottobre 1870: Il maresciallo Bazaine capitola a Metz.
Venerdì 28 ottobre - Domenica 30 ottobre 1870: Fallimento del tentativo di sortita
di Le Bourget. Alcuni franchi tiratori (cecchini) parigini riescono ad
impadronirsi del villaggio di Le Bourget,
vicino a Parigi, nonostante l'accerchiamento della città da parte delle truppe
tedesche. I tedeschi contrattaccano. Il Governo
della Difesa nazionale rifiuta una massiccia uscita per tentare di
aprire una breccia nel dispositivo nemico.
Domenica 30 ottobre: Sconfitta francese da parte prussiana a Le Bourget. Alcuni
franchi tiratori (cecchini) parigini riuscirono 28 ottobre ad impadronirsi del
villaggio di Le Bourget, vicino a Parigi, nonostante l'accerchiamento della
città da parte delle truppe tedesche. I tedeschi contrattaccano. Il Governo
della Difesa nazionale rifiuta una massiccia uscita per tentare di
aprire una breccia nel dispositivo nemico. 3000 uomini resisteranno fino al 30 ottobre
al bombardamento dell'artiglieria prussiana. Lasciano 1200 morti sul campo di
battaglia. Alcuni parigini accusano il governo di aver organizzato la
sconfitta.
Lunedì
31 ottobre 1870:
Fallimento della manifestazione di protesta in seguito alla resa del
maresciallo Bazaine a Metz e contro la politica di capitolazione del Governo
di Difesa nazionale. Occupazione dell’Hôtel
de Ville da parte di Blanqui
Flourens
con i suoi fucilieri di Belleville,
e altri solo per poche ore. Vallès
prende il potere al municipio del diciannovesimo
arrondissement.
Nel giornale Le Réveil, Charles
Delescluze chiede la proclamazione della Comune e
la rivolta di massa.
Al mattino una manifestazione è arrivata dai quartieri orientali di
Parigi, alla quale si mescolano la Guardia
Nazionale de elementi borghesi, e si assemblano in place de l’Hôtel
de Ville. È un evento patriottico spontaneo, senza un piano
concertato in anticipo.
All'inizio del pomeriggio, i manifestanti occupano pacificamente l’Hôtel
de Ville, sede del governo. Le discussioni sono con i
sindaci del distretto e con i repubblicani moderati.
Alle ore 16 circa, i dimostranti sono rinforzati dagli fucilieri di Belleville
portati da Gustave
Flourens. La dimostrazione si trasforma in rivolta. Nel caos, si discute di
formare un nuovo governo. Flourens
sale sul tavolo del Consiglio e chiede la costituzione di un Comitato
di Salute pubblica e cerca di far accettare una lista di nomi. La folla è
in fermento. La confusione è totale. Nel frattempo, Raoul
Rigault e alcune centinaia di uomini si impadroniscono della Prefettura di
Polizia.
Ma il movimento sembra essere ignorato dal resto di Parigi. Blanqui,
nominato da Clemenceau
comandante del 169° battaglione, Millière,
Edouard
Vaillant e Delescluze
raggiungono Flourens.
Ferry e Trochu,
membri del governo, riescono a fuggire, raggruppano battaglioni fedeli della Guardia
Nazionale venuti dai quartieri borghesi e della Guardia mobile, tra cui il
contingente bretone e si dirigono verso il Municipio.
La folla ha abbandonato a poco a poco la piazza che è occupata dai battaglioni
bretoni. Alle 3 del mattino, Jules
Favre, è rimasto con i manifestanti, promette elezioni municipali e
assicura che non ci saranno rappresaglie. I leader dell'insurrezione possono
andarsene.
Nonostante la promessa fatta da Favre,
il governo ha arrestato 14 membri dell'estrema sinistra. Blanqui,
Flourens
e Millière
si soni dati alla clandestinità.
Martedì 1 novembre 1870: Arresti tra i rivoltosi del 31
ottobre. Nasce la Comune di
Marsiglia.
Giovedì 3 novembre 1870: Un plebiscito conferma a Parigi i poteri del Governo
di Difesa nazionale.
Sabato 5 - Lunedì 7 novembre 1870: Elezioni dei sindaci e degli
assistenti degli arrondissement.
Jules
Mottu è eletto sindaco dell'undicesimo.
Una statua di Voltaire è installata davanti al municipio dell'undicesimo.
Dicembre 1870: Freddo e fame nella Parigi
assediata. Si mangia quello che si trova. Anche gli elefanti del Giardino
dell'Acclimatazione, se si è abbastanza ricchi.
Venerdì 2 - sabato 3 dicembre 1870: Dislocazione della 1ª armata della
Loira a Patay e Artenay. Orleans viene presa dai prussiani.
Sabato 3 dicembre: Fallimentare tentativo di sortita a Champigny.
Mercoledì 21 - giovedì 22 dicembre: Fallimentare secondo tentativo di
sortita a Le Bourget.
Giovedì 5 gennaio 1871: Inizio dei bombardamenti di Parigi da parte dei
prussiani.
Venerdì 6 gennaio 1871: Pubblicazione del secondo Affiche
rouge del Comitato
centrale dei venti arrondissement, che si appella alla
lotta ad oltranza e alla creazione di una Comune a
Parigi ed in cui si reclama "Potere alla Commune!".
Martedì 3 / martedì 17 gennaio 1871: Sconfitte degli eserciti di Gambetta
nel nord, nella Loira e nell'est.
Attacco all’Hôtel de Ville da parte degli insorti, il 22 gennaio 1871, pubblicato su Illustrated London News |
Giovedì 19 gennaio 1871: Lanciata offensiva su Versailles,
a Buzenval contro i tedeschi che il generale Trochu,
governatore militare di Parigi e presidente del governo provvisorio, aveva messo
in atto per "calmare" i parigini più bellicosi. L'ala sinistra riesce
a conquistare Montretout, il parco Buzenval e parte di Saint-Cloud. Ma non
riceve rinforzi di fanteria o artiglieria. I tedeschi contrattaccano. Il
generale Trochu,
comandante in capo dell'esercito di Parigi e presidente del Governo
della Difesa nazionale, ordina la ritirata. Ci sono più di 4.000
morti (incluso un terzo delle guardie nazionali). Sconfitta dell'esercito del
Nord a Saint-Quentin. Il pane è razionato.
I delegati della Guardia
Nazionale, i club politici
a Parigi, i comitati di vigilanza, decidono una luoga di dimostrazione del
Municipio, dove il governo siederà il 22
gennaio.
Sabato 21 gennaio 1871: Le guardie nazionali liberano Flourens,
detenuto a Mazas, e altri detenuti arrestati dopo il 31
ottobre 1870. Flourens
viene trasferito nel municipio di Belleville.
La Repubblica, coltello sotto la gola, firma l'armistizio |
Giovedì 26 gennaio 1871: I Prussiani cessano il bombardamento di Parigi.
Sabato 28 gennaio 1871: Capitolazione e firma dell'armistizio tra Francia e
Prussia, che prevede la cessione di Alsazia e parte di Lorena, il pagamento di
5 miliardi di indennizzo di guerra e occupazione del territorio fino al
pagamento dei cinque miliardi. Per assicurarsi ciò, Bismarck
richiede nuove elezioni, che danno una schiacciante maggioranza ai monarchici
eletti dalla provincia. Adolphe
Thiers, il torturatore dell'insurrezione dei Canuts
nel 1831, è nominato capo del potere esecutivo.
Mercoledì 8 febbraio 1871: Elezione a suffragio universale di un'Assemblea
nazionale per negoziare la pace. Grande maggioranza monarchica e bonapartista.
Parigi elegge 43 deputati di cui 36 repubblicani e 4 rivoluzionari socialisti.
Tutti i deputati della Senna sono ostili alla capitolazione.Victor
Hugo è tra questi.
Domenica 12 febbraio 1871: L'assemblea si trasferisce a Bordeaux.
Mercoledì 15 febbraio 1871: Riunione dei delegati del
battaglione della Guardia
nazionale al teatro Tivoli-Vauxhall, creazione della Federazione
nazionale della Guardie Nazionale.
Venerdì 17 febbraio 1871: A Bordeaux, dove si è riunita l'Assemblea nazionale,
Adolphe
Thiers viene nominato capo del potere esecutivo.
Domenica 19 febbraio 1871: Adolphe
Thiers, capo del potere esecutivo, presenta il nuovo governo alla riunione
dell'Assemblea nazionale a Bordeaux.
Martedì 21 febbraio: Esce il primo numero del giornale
Cri du Peuple.
Colonna della place de la Bastille 1871 |
Colonna della place de la Bastille oggi |
Venerdì 24 febbraio 1871: 2.000 delegati della Guardia
Nazionale si incontrano al teatro Tivoli-Vauxhall.
Da questa mattina, per celebrare l'anniversario della proclamazione della Seconda
Repubblica nel 1848,
una grande manifestazione repubblicana si svolge in place de la Bastille.
Parigi tutta intera sembra essersi incontrata alla Bastiglia.
Per tutto
il giorno, battaglioni della Guardia
Nazionale e l'esercito regolare, sfilano in parata accompagnati da una
grande folla: tutti partecipano per rendere omaggio alle vittime della
repressione del 1848
e per affermare la loro opposizione alla Repubblica di Trochu,
Favre e compagnia bella. Quattordici battaglioni si
riuniscono, disarmati, ai piedi della colonne de Juillet1].
Vengono deposte ghirlande in memoria dei morti repubblicani. I delegati di
diversi battaglioni si arrampicano sulla base del monumento per tenere
discorsi, acclamati dalla folla.
Alle grida di "Lunga vita alla Repubblica!” Qualcuno sale in
cima alla colonna e appende una bandiera
rossa nella mano del genio. Questo popolo, che ha appena vissuto cinque
mesi di assedio, non sembra scoraggiato, e le Guardie nazionali, lontane dal
contentarsi della pace negoziata con la Prussia, denunciano il tradimento e
chiedono resistenza.
Stamattina
al Casinò
di Vauxhall[2], in rue de la Douane, quasi duemila delegati dei battaglioni della Guardia
Nazionale si sono riuniti in un'assemblea generale. Sono venuti per
rappresentare 200 battaglioni repubblicani.
Una commissione ha presentato un progetto di federazione dei battaglioni
della Guardia
Nazionale e ha chiesto ai delegati di votare la creazione di un Comitato
centrale. In un'atmosfera tempestosa, i relatori ricordano le ripetute
minacce dell'Assemblea nazionale, la disastrosa condotta della guerra e
discutono dell'arrivo dei prussiani a Parigi, annunciato dalla stampa.
Un
delegato protesta contro ogni tentativo di disarmare Parigi e chiede
resistenza, "se necessario con le armi". I battaglioni
presenti decidono di adottare questa mozione. Una seconda mozione specifica che
d'ora in poi la Guardia
Nazionale federata riconosce come leader solo i propri delegati. Il prossimo
incontro è previsto per il 10 marzo.
Domenica 26 febbraio 1871: Dopo
diversi mesi di assedio che hanno affamato i parigini e pochi giorni dopo il
fallimento del generale Trochu,
Parigi è costretta ad arrendersi. Prussiani e francesi hanno già firmato un
armistizio e poi un trattato di pace preliminare a Versailles.
La popolazione parigina, che ha resistito dolorosamente, percepisce questa
capitolazione come un vero tradimento da parte del Governo
della Difesa nazionale. I prussiani occupano l'ovest di Parigi. I
cannoni della Guardia
Nazionale sono collocati in place Wagram in prossimità della zona occupata
dai prussini vengono trasferiti a Montmartre
e Belleville.
Émile
Duval organizza la difesa del tredicesimo
arrondissement.
Guardia Nazionale |
Soldato prussiano |
Soldati prussiani alle porte di Parigi |
Mercoledì 1 marzo 1871: Dal 24 febbraio, le dimostrazioni son continuate in
place de la Bastille. Il popolo di Parigi, guardie nazionali e soldati ribelli
sono venuti per affermare la loro resistenza al governo di Trochu
e la loro sfiducia nei confronti della nuova assemblea monarchica.
I preliminari di pace vengono ratificati dall'Assemblea nazionale
riunita a Bordeaux con 546 voti contro 107. Il trattato prevede la cessione
dell'Alsazia e parte della Lorena (compreso Metz), il pagamento in 3 anni di 5
miliardi di indennità di guerra e l'occupazione del territorio fino al
pagamento completo di cinque miliardi. L'umiliazione è coronata dall'annuncio
della parata dei prussiani sugli Champs Elysees, prevista per il 1° marzo.
I prussiani hanno marciato questo pomeriggio, sotto la supervisione dei
battaglioni della Guardia
Nazionale. È una città deserta, barricata e coperta da bandiere nere ad
attenderli che pendono dalle finestre, le statue sono coperte da un velo, i
negozi sono chiusi Parigi mostra il suo lutto, non si dimentica dei suoi morti,
che siano caduti per la difesa della città, o che abbiano ceduto ai rigori
dell'assedio. Questa parata doveva essere una parata dei vincitori nella città
conquistata; la Guardia
Nazionale ha fatto la vendetta di Parigi.
Quest'ultimo oltraggio fa decidere al Comitato
Centrale di prepararsi alla resistenza armata. In tutti i quartieri
occidentali di Parigi, la popolazione muove i cannoni della Guardia
Nazionale e li mette al riparo dal nemico sulle alture della collina di Montmartre.
Questi cannoni, i parigini li comprarono con una sottoscrizione popolare per
affrontare l'assedio prussiano; e non lasceranno mai che cadano nelle mani del
nemico.
Ma
l'intervento di alcuni militanti membri della Corderie sta dando i suoi frutti.
La popolazione parigina chiede alla Guardia
Nazionale di contenere il suo ardore e di mostrare la sua forza senza
cedere alla provocazione. Su queste pressioni, il Comitato
Centrale emette un
comunicato che chiede ai cittadini di non provocare conflitti con le truppe
prussiane.
«Saranno
stabiliti intorno ai quartieri che il nemico deve occupare, una serie di
barricate progettate per isolare completamente questa parte della città. I
residenti dell'area entro i suoi confini dovranno evacuare immediatamente».
- Il Comitato
centrale
Chiedendo alle truppe federate di sorvegliare la processione, il
comitato soddisfa le loro esigenze evitando lo scontro che avrebbe sicuramente
portato ad una carneficina. La Guardia
Nazionale ne esce rafforzata.
I prussiani trovano quindi la città deserta al loro arrivo. Gli
Champs-Élysées sono circondati da barricate tenute dalla Guardia
Nazionale, che sorvegliano i soldati prussiani.
Incuneato tra la Senna, le griglie delle Tuilleries
e le barricate, l'esercito prussiano stabilì un accampamento per la notte sulla
place de la Concorde. L'illuminazione pubblica non si accende per questa parte
della città. Senza scatenare il conflitto, Parigi non ha rispettato le
richieste dell'Assemblea Nazionale.
Venerdì 3 marzo 1871: Creazione del Comitato esecutivo provvisorio della Guardia
Nazionale (comprende i delegati del Comitato
centrale dei venti Arrondissements e osservatori dell'associazione
Internazionale dei Lavoratori).
Lunedì 6 marzo 1871: Il generale Aurelle de Paladines, accusato dai repubblicani
di essere il responsabile della sconfitta della 1ª armata della Loira, viene
nominato dal governo comandante in capo della Guardia
Nazionale.
Mercoledì 8 marzo 1871: Fallimento del tentativo del governo di rimuovere i
cannoni da place Vendôme.
L'Assemblea Nazionale |
Mostrando chiaramente ostilità nei confronti di Parigi, l'Assemblea ha
richiesto con decreto il pagamento dei debiti e degli affitti sospesi durante
l'assedio. Dopo cinque mesi di assedio, la città è senza sangue. Non è la firma
dell'armistizio che ha ridato vita all'economia! La maggior parte dei seminari
sono ancora chiusi e la maggioranza dei lavoratori e dei piccoli proprietari
non è ancora in grado di pagare i propri debiti. Tale misura non può che
aggravare il rancore dei parigini verso un'assemblea di borghesia provinciale.
Come se ciò non bastasse, questo annuncia la soppressione della
retribuzione giornaliera, che era di 30 centesimi, attribuita alle guardie
nazionali. Quante famiglie in periferia vivono esclusivamente con lo stipendio
di guardia nazionale del marito o del figlio? Dopo Bismarck,
ecco che Thiers
sta affamando il popolo di Parigi!
Un'assemblea di battaglioni eletti si rifiuta di considerare Aurelle de
Paladines come comandante. Con il Patto di Bordeaux, i deputati non danno per
scontato il mantenimento della Repubblica
Nel frattempo, la repressione continua a cadere sui repubblicani. Per il
loro coinvolgimento nel tentativo insurrezionale del 31
ottobre, è stato giudicato in contumacia il rivoluzionario Auguste
Blanqui e il generale repubblicano Gustave
Flourens. L'annuncio del verdetto è previsto per domani. Di fronte a questa
offensiva dei monarchici, i repubblicani sono organizzati.
Stasera,
i delegati di 200 battaglioni della Guardia
Nazionale si sono riuniti in assemblea generale al casino du Vauxhall.
Hanno approvato gli statuti finali della federazione repubblicana della Guardia
Nazionale, presentati il 3 marzo davanti a più di 1000 delegati. Eugene
Varlin, rilegatore di libri e membro dell’associazione
Internazionale dei Lavoratori, propone di eleggere il Comitato
Centrale.
“Abbiamo
una repubblica solo di nome, per essere in una repubblica, è necessario che il
voto sia sovrano. (...) L'assemblea dichiara che intende rivendicare il diritto
assoluto di nominare tutti i suoi leader e di revocarli non appena hanno perso
la fiducia di coloro che li hanno eletti”.
Questa mozione è adottata all'unanimità.
D'ora in poi i Federati non riconoscono altra
autorità che quella dei loro delegati. Il Comitato
Centrale, appena eletto, è solennemente accusato di «impedire qualsiasi
tentativo di rovesciare la Repubblica».
Legittimato con questo voto, il Comitato è ora il principale
rappresentante del movimento rivoluzionario parigino.
"Non vogliamo più alienazioni, più monarchie, più di questi
sfruttatori od oppressori di ogni tipo. (...)
Lunga vita alla Repubblica!"
Guardia Nazionale |
Sabato 11 marzo 1871: Il generale Vinoy,
comandante in capo dell'esercito di Parigi, sospende 6 giornali repubblicani.
Tra questi: Le
Père Duchêne, Le Vengeur,
La Bouche de fer, Le
Cri du peuple e Le Mot
d'ordre.Le pareti della città sono già coperte da manifesti che
denunciano la manovra. Inoltre, il consiglio di guerra per il caso del 31
ottobre ha condannato alla pena di morte Flourens
e Blanqui
ritenuti responsabile dell'insurrezione.
“Dobbiamo
rassicurare e difendere il nostro povero paese, così infelice e così profondamente
turbato. (...) Questa sera abbiamo fermato la soppressione di cinque giornali e
precediamo di qualche giorno il loro omicidio: Le Vengeur,
Le
Mot d’ordre, La Bouche de Fer, Le
Cri du Peuple, e La Caricature”.
Jules
Favre - 10 marzo 1871
Sotto l'Impero la censura era la regola. Ma la liberalizzazione del
regime aveva permesso la nascita di diversi giornali di opposizione.
La stampa stava finalmente riflettendo le aspirazioni della gente,
troppo a lungo censurata!
Il lettore repubblicano potrebbe confrontarsi con le opinioni difese ne Le Siècle, Le National, Le Rappel, o ne Le Réveil di Charles
Delescluze.
Henri
Rochefort, fondatore de La
Lanterne - tiratura di oltre 150.000 copie - e La
Marseillaise (che ha tra i suoi collaboratori Arthur
Arnould e Prosper-Olivier
Lissagaray) era già noto per i suoi beffardi articoli e l'impegno contro
l'impero francese.
Dalla proclamazione della Repubblica, molti club,
giornali e fogli effimeri sono stati creati nell'entusiasmo. Tra queste
pubblicazioni, alcuni giornali repubblicani sono estremamente popolari come Le Vengeur
o Le
Cri du Peuple, che ha raggiunto una tiratura di centomila copie.
Parigi si sveglia alle grida dei venditori di giornali, che annunciano i
titoli principali del giorno. Questa stampa libera e critica, ampiamente
diffusa, preoccupa l'Assemblea nazionale che decide la soppressione dei
principali giornali di opposizione parigina.
Il più dispiaciuto sarà probabilmente Le
Cri du Peuple.
Quotidiano politico creato da Jules
Vallès il 21 febbraio, ha sede al numero 9 rue d'Aboukir nel 2°
arrondissement. In poche settimane, il nuovo giornale è un successo
inaspettato. Il suo fondatore è un repubblicano dalla prima ora, che ha
partecipato alla rivolta del 1848.
Il giornalista ha fondato La Rue
nel 1867. L'anno seguente, per la sua presa di posizione contro il regime e in
particolare per gli articoli sulla polizia fu incarcerato per 2 mesi nella
prigione di Sainte-Pélagie.
Ha continuato la sua attività e ha fondato Le Journal de
Sainte-Pélagie.
"È necessario che i diseredati abbiano la loro storia, che i
morti risorgano nella coscienza dei vivi. (...) Qualunque cosa può fare un
giornale per contribuire a questo lavoro di riparazione e giustizia, Le Cri du Peuple lo
farà (Jules
Vallès)”.
Venduto un centesimo, diventando un giornale popolare, Le
Cri du Peuple difende una repubblica sociale e rivoluzionaria. Il
quotidiano viene stampato a 50.000 copie al giorno, e il suo successo lo porta
a considerare una diffusione nella provincia, dopo solo 10 numeri. Ma i
monarchici non gli lasciano l'opportunità.
Da questa mattina Le
Cri du Peuple è vietato, così come molto altri testate parigine: Le
Vengeur di Felix
Pyat, Le Mot
d’ordre di Rochefort,
e Le Père Duchene di Vermersch,
Vuillaume
e Humbert.
Versailles
non tollera la difesa della Repubblica!
Auguste
Blanqui e Gustave
Flourens vengono condannati a morte in contumacia per la loro
partecipazione al tentativo insurrezionale
del 31 ottobre
a Parigi.
Mercoledì 15 marzo 1871: Creazione del Comitato
centrale della Guardia Nazionale, al teatro
Tivoli-Vauxhall, 1325 delegati che rappresentavano 215 battaglioni votarono
gli statuti del Comitato
centrale.
Manifesti sulla palizzata del Teatro dell'Opéra (1871) |
Venerdì 17 marzo 1871: Blanqui
viene arrestato a Figeac nel dipartimento della Lot regione dell’Occitania. Un
consiglio dei ministri presieduto da Thiers
al Quai d'Orsay decide di rimuovere i cannoni che si trovano a Montmartre
e poi arrestare i principali leader rivoluzionari.
Esce il numero unico del Drapeau,
che viene confiscato. Inizio dell'insurrezione comunale. Fallito tentativo di
rimozione dei cannoni a Montmartre
e Belleville.
A Montmartre
viene dato l'allarme. L'88° battaglione di linea fraternizza con la
popolazione.
Thiers
fugge a Versailles
e il suo governo dietro di lui. A Parigi, si eriggono barricate. A Montmartre,
vengono fucilati i generali Lecomte e Clément-Thomas.
Il Comitato
centrale della Guardia Nazionale si stabilisce all’Hôtel
de Ville. Émile
Duval e Raoul
Rigault nella prefettura della polizia. Esecuzione dei generali Lecomte
e Thomas.
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La Guardia
Nazionale ha occupato tutti i posti abbandonati dal governo. In
particolare la sede del Journal
Officiel. Proclamazione della Federazione
della Guardia Nazionale. Il Comitato
centrale della Guardia Nazionale annuncia le elezioni comunali per
designare un Consiglio
della Comune. Il governo stabilitosi a Versailles
affida l'amministrazione di Parigi ai sindaci e ai deputati della capitale.
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Fallimento delle trattative tra i sindaci degli arrondissemenei deputati di Parigi, da una parte, e del Comitato
centrale della Guardia Nazionale, dall'altra, per evitare la guerra
civile. I sindaci di Parigi sono accolti da fischi all'Assemblea nazionale. Jules
Favre, vicepresidente del Consiglio dei ministri insulta Parigi.
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Le truppe di Versailles
occupano il forte di Mont-Valérien. Manifestazione degli "Amici
dell'ordine", ostili all'insurrezione, in boulevard des Italiens, alla
Porte Saint-Denis, in rue Vivienne e place de la Bourse.
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Nuova, violenta dimostrazione degli "Amici dell'ordine",
dall'Opéra a place Vendôme (dove ha sede lo stato maggiore della Guardia
Nazionale) al grido "Lunga vita all'ordine! Abbasso il Comitato
Centrale! Abbasso gli assassini!", è fermata dalle guardie
nazionali, in piazza Vendôme; i dimostranti, armati di revolver, causano una
sparatoria che provoca otto morti e trenta feriti. Terrorizzata, parte della
popolazione, compresi i ricchi quartieri occidentali, lascia Parigi.
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Proclamazione della Comune a Narbonne,
Saint-Étienne,
Tolosa.
Fine della Comune
di Lione. Charles
Longuet è Delegato al Journal
Officiel.
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Preparazione delle elezioni. Élisée
Reclus fa un appello per votare. Proclamazione della Comune di
Tolosa.
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Elezioni
della Comune di Parigi. Proclamazione della Comune a Le
Creusot.
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Installazione della Comune di
Parigi nell'Hôtel
de Ville. Editoriale «il 26
marzo» di Vallès
ne Le
Cri du peuple. Matrimonio di Anna
Korvin-Krukovskaya e Victor
Jaclard.
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Proclamazione della Comune di
Parigi. Grande celebrazione per la proclamazione della Comune
in place de l'Hôtel
de Ville. L'assemblea eletta prende il nome di «Comune di
Parigi». Fine delle Comuni di Saint-Etienne,
Tolosa e
Le
Creusot.
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Editoriale «La Festa» ne Le
Cri du peuple. Articoli sulla proclamazione su altri
giornali. La Comune
nomina dieci commissioni. Primi decreti della Comune:
abolizione della coscrizione e degli eserciti permanenti; annullamento degli
ultimi tre termini degli affitti; sospensione della vendita degli oggetti
depositati presso il Monte di Pietà.
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Esce il primo numero de La Sociale.
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Fine della Comune di Narbonne.
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A Versailles
si finisce di costituire "uno degli eserciti più violenti e
disumani" che la Francia abbia mai conosciuto.
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La Comune
decreta la separazione tra Chiesa e Stato, il bilancio dei culti viene
soppresso. Gli stipendi dei dipendenti pubblici non possono superare i 6.000
franchi all'anno. La Comune
decreta la messa in stato di accusa del governo di Thiers.
A Courbevoie le truppe di Versailles
attaccano i Comunardi
che si ritirano a Neuilly.
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Fallimentare attacco lanciato dai Comunardi
contro Versailles
a Rueil, Bougival e Châtillon. Flourens
viene ucciso da un gendarme a Rueil-Malmaison.
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L'offensiva dei Comunardi
fallisce a Chatillon, circa 1500 uomini vengono fatti prigionieri a Versailles.
Assassinio di Duval
per ordine di Vinoy:
i Versagliesi fucilano i prigionieri. Proclamazione di una Comune a Limoges,
immediatamente soffocata. Fine della Comune di
Marsiglia. Gustave
Paul Cluseret viene nominato delegato per la Guerra. Arresto
dell’arcivescovo Darboy. Fine della Comune di
Marsiglia.
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In risposta alle esecuzioni di Versaille, la Comune
vota il decreto degli ostaggi. (devono essere fucilati tre ostaggi per
ciascun comunardo, ma non verrà mai applicato). Dimissioni dei contrari alla Comune
nel Consiglio
comunale. Tra i prigionieri dei versagliesi, il geografo anarchico Élisée
Reclus. Nascita del giornale Fils du Père Duchêne. Prime interdizioni
dei giornali pro-Versailles
da parte della Comune:
viene sospesa l’uscita de: Le Journal des Débats e La Liberté.
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Mac
Mahon viene nominato Comandante in Capo dell'Esercito di Versailles.
Su iniziativa della sottocommissione dell'undicesimo battaglione della Guardia
Nazionale, «il Popolo di Parigi» brucia la ghigliottina di place
Voltaire. Dombrowski
è il comandante della place de Paris. Courbet
richiede un incontro tra gli artisti. La Comune
decreta il disarmo delle guardie nazionali anti-comunardi. Arresto di
complici del governo di Thiers.
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La Comune
decreta il pagamento di una pensione a tutti i feriti in combattimento della Guardia
Nazionale. Favre
incontra Bismarck.
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Il Consiglio
della Comune ribadisce l'obbligo della dichiarazione preventiva per la
stampa.
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La Comune
vota un decreto in cui per la prima volta tutte le famiglie, «legittime» o
meno, hanno gli stessi diritti. Estensione delle pansione alle vedove, agli
orfani delle Guardie Nazionali uccise in combattimento. Appello della Comune
ai lavoratori rurali.
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Inizio delle operazioni guidate dall'esercito di Versailles.
Costituzione dell'Unione
delle donne per la difesa di Parigi e la cura dei feriti. La Comune
decide la creazione di un consiglio di guerra.
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Inizio del tentativo di scambiare l'arcivescovo di Parigi, Georges
Darboy, in ostaggio della Comune,
con Blanqui;
Darboy
scrive a Thiers
per protestare contro le esecuzioni sommarie dei prigionieri Comunardi
e proporre il suo scambio con il prigioniero Auguste
Blanqui detenuto a Morlaix per ordine di Thiers.
La Comune
decide di sospendere i procedimenti giudiziari relativi alle scadenze
(affitti, cambiali ...). Decreto sulla demolizione
della colonna Vendome. La Comune
bandisce Le Moniteur Universel, giornale considerato pro-Versailles.
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La Comune
ha vietato gli arresti arbitrari. Inizio del bombardamento di Asnières, dove
si trovano le truppe della Comune,
da parte dell'artiglieria versaillaise (durerà fino al 17 aprile). Una legge
approvata a Versailles
dichiara che i sindaci di Parigi non saranno più eletti[1].
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Riapertura del Museo del Louvre al pubblico.
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Decreto sulla requisizione dei laboratori abbandonati: la Comune
fa recensire gli ateliers (i laboratori), abbandonati da parte dei loro
proprietari, consegnandoli alle cooperative di lavoratori di cui ne promuove
la creazione, e dando un risarcimento al proprietario. La Comune
decide un periodo di tre anni per il rimborso di scadenze e debiti. Elezioni
complementari al Consiglio
della Comune; tra gli eletti, Jules
Johannard, Charles
Longuet e Gustave
Courbet.
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Moratoria sugli effetti commerciali. Place d'Italie viene ribattezzata
place Émile-Duval.
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La Comune
decreta che ogni arresto deve essere oggetto di un rapporto. Le
Cri du peuple pubblica un «romanzo» su Dombrowski.
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La Comune
fa una "Dichiarazione al popolo francese" dove espone il suo
programma. Il giornale La Sociale
pubblica gli statuti dell'Unione delle donne.
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Gli uffici di collocamento sono rimossi e sostituiti dagli uffici
comunali. La Comune
abolisce il lavoro notturno dei fornai (applicabile dal 27).
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Thiers
impone un blocco ferroviario di Parigi. Delegazione di massoni a Versailles.
La Montagne pubblica un
articolo di Gustave
Maroteau che porterà alla sua condanna a morte. I massoni francesi
tentano una conciliazione tra la Comune e
il governo di Thiers.
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La Comune
organizza le macellerie municipali.
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Thiers
organizza il blocco delle forniture di Parigi.
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Cournet
ha delegato alla sicurezza generale, Frankel,
alla commissione per il lavoro, l'industria e il commercio. La bandiera rossa
finalmente sventola sulla Borsa e sul municipio del secondo
arrondissement. Primo articolo di Lafargue
sulla Comune
La Tribune de Bordeaux.
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A Belle-Epine vicino a Villejuif, un ufficiale dei cacciatori a
cavallo delle truppe di Versailles
fucila personalmente senza alcuna sentenza quattro soldati Comunardi
prigionieri. La Comune
decide la requisizione delle case vuote per ospitare le vittime dei
bombardamenti delle truppe di Versailles.
La Comune
decide di riorganizzare i pesi e le misure. Breve cessate il fuoco a Neuilly.
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Decreto che vieta nei laboratori il sistema delle multe e delle
detrazioni sui salari con i quali i padroni penalizzano i loro impiegati. Due
lettere di André
Léo, che descrivono la situazione a Parigi, sono pubblicate su un
giornale di Nantes.
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Pubblicazione dell'appello al popolo delle campagne. Divieto del lavoro
notturno nelle panetterie. Formazione di una commissione per organizzare
l'istruzione secolare, primaria e professionale. Miot
propone alla Comune
la creazione di un Comitato
di Salute pubblica.
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Grande parata dei massoni per sostenere la Comune.
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Dimostrazione dell'Alleanza Repubblicana dei dipartimenti. Dimissioni
di Cluseret,
delegato alla Guerra, sostituito dal colonnello Louis
Rossel.
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Votazione alla Comune
per la creazione del Comitato
di Salute pubblica. Emergono una maggioranza, a favore della creazione, e
una minoranza. Assemblea dei dipartimenti al Cirque national, raccontata da Lissagaray
nella «la veille de la mor».
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Abolizione del giuramento politico e professionale per i dipendenti
pubblici.
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Pubblicazione del numero
4 di Père Duchêne illustré. Grazie ad un tradimento, i versagliesi
conquistano la ridotta del Moulin de Saquet, nella prima cintura delle mura
di Parigi, in una battaglia che fa 150 morti. Le donne vengono assunte come
paramediche. L'ultimo articolo di Lafargue
sulla Comune
ne La Tribune de Bordeaux.
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Divieto di cumulo dei salari.
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La Comune
sopprime sette giornali parigini considerati pro-Versailles
e decide la distruzione della Cappella espiatoria, che commemorava la morte
di Luigi XVI. La Comune
finirà senza che questa decisione venga eseguita.
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Thiers
rifiuta il tentativo di conciliazione intrapreso dalla Ligue d'union
républicaine des droits de Paris.
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Pubblicazione del numero
5 di Père Duchêne illustré. Decreto della Comune
che autorizza il disimpegno gratuito degli oggetti depositati a Monte di
Pietà dal valore inferiore ai 20,00 franchi.
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Thiers
invia un proclama ai parigini tramite l’affissione di un manifesto. Chiede
aiuto per porre fine all'insurrezione e li informa che l'esercito regolare
dovrà intervenire nella città stessa. Lutto al municipio dell'undicesima per
l'anniversario del plebiscito, raccontato da Lissagaray
in «la veille de la mort».
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Presa del forte
d’Issy da parte dei versagliesi.
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Charles
Delescluze viene nominato Delegato di guerra per sostituire Rossel
che si è dimesso. Viene firmata a Francoforte la pace franco-tedesca. Con il
trattato di Francoforte, la Francia perde l'Alsazia e parte della Lorena e
deve pagare 5 miliardi di franchi in compenso (4.9 sono stati raccolti da una
sottoscrizione nazionale aperta il 27 giugno). Come risultato di questo
trattato, circa 160.000 alsaziani e loreni, rifiutandosi di diventare
tedeschi, lasciano le province perdute e si stabiliscono sul territorio
francese. La proprietà parigina di Thiers
è sequestrata. Esce il primo numero de Le Prolétaire.
Pubblicazione del numero
6 di Père Duchêne illustré.
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Decreto della Comune
che ordina la demolizione della casa parigina di Thiers.
La Comune
sopprime 5 giornali pro-Versailles.
Concerto alle Tuileries.
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Vladimir e Sophie
Kowalevski lasciano Parigi. A Passy, la cannoniera comunarda L'Estoc
viene affondata, l’episodio è raccontato ne «la veille de la mort» di Lissagaray.
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Ferré
delegato alla Sicurezza generale. Vésinier sostituisce Longuet
al Journal Officiel. Le truppe
di Versailles
occupano il forte di Vanves.
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Alle 5:30 del mattino, il forte di Mont-Valérien apre il fuoco sulla
Porte Maillot. Thiers
rifiuta la proposta di scambiare i 74 ostaggi della Comune
contro l'unico Auguste
Blanqui imprigionato a Morlaix. Pubblicazione del numero
7 Père Duchêne illustré.
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Crisi aperta tra la maggioranza e la minoranza del Consiglio
della Comune. Dimissioni della minoranza della Comune
che rifiuta gli eccessi autoritari del Comitato
di Salute pubblica. Le minoranze della Comune
pubblicano un manifesto. Le
Cri du peuple pubblica un articolo incendiario. Appello
della Comune
alle principali città della Francia. Sessione presso l'Accademia delle
Scienze, raccontata da Lissagaray
ne «la veille de la mort». Francisco
Daniel Salvador è nominato direttore del Conservatorio.
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La colonna
Vendome viene abbattuta (in presenza di una grande folla, incluso Gustave
Courbet). Primo numero del Tribun du peuple.
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Esplosione del polveriera dell’avenue Rapp, attribuita ad un
sabotaggio. La minoranze rientra al Consiglio
della Comune. La Comune
decreta l'uguaglianza dei figli legittimi o naturali, delle mogli e delle concubine
per la riscossione delle pensioni. Pubblicazione del numero
8 di Père Duchêne illustré.
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L'Assemblea nazionale, che siede a Versailles,
vota la ratifica del trattato di Francoforte. Il Comitato
di Salute pubblica della Comune
sopprime dieci giornali pro- Versailles.
Obbligo ai giornali di firmare articoli.
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Decreto sulla secolarizzazione dell'istruzione. La Comune
decreta che funzionari o fornitori della Comune
che saranno accusati di concussione saranno portati davanti a una corte
marziale dove rischiano la pena di morte. Arresto dei domenicani del convento
di Arcueil, sospettati di aiutare le truppe regolari. Scompare il Comitato
Centrale Repubblicano dei Venti Arrondissements.
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Commissione per l'educazione delle ragazze. Pubblicazione del numero
9 di Père Duchêne illustré. Concerto alle Tuileries.
Grazie al tradimento di un supervisore dei ponti e delle strade di Parigi,
Jules Ducatel, le truppe regolari entrano a Parigi dalla Porte de
Saint-Cloud. Delescluze
fa appello alla Resistenza. Ultima riunione del Consiglio
della Comune. È l'inizio della Settimana
sanguinante.
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Appello di Delescluze,
del Comitato
di Salute pubblica, del Comitato
centrale. Vengono erette le barricate. I Versagliesi controllano gli
Champs-Élysées, i quartieri Saint-Lazare e Montparnasse. In place
Blanche, una barricata è tenuta da donne.
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Le truppe di Versailles
occupano Montmartre.
Iniziano i grandi incendi che devasteranno alcuni monumenti parigini (Palais
des Tuileries). Dombrowski
viene ucciso. Esecuzioni alla Madeleine. Spento l’incendio all’ufficio
centrale delle poste. Pubblicazione dell'ultimo
numero di Père Duchêne (numero 68).
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Versailles
controlla il Quartiere Latino e moltiplica le esecuzioni sommarie. L'Hôtel
de Ville e la prefettura della polizia sono dati alle fiamme. La Comune
si trasferisce al municipio dell'undicesimo
arrondissement. I Comunardi
hanno fucilato sei ostaggi, tra cui l'arcivescovo
Georges Darboy. Pubblicazione dell'ultimo
numero (il 10) di Père Duchêne illustré. Ultimo
numero del Journal Officiel.
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Cinque domenicani di Arcueil e nove impiegati del convento vengono fucilati.
Violenti combattimenti in
place du Château d'Eau (attuale place de la République). I versagliesi occupano l'intera
sponda sinistra della Senna. Ferimento di Vermorel
e morte di Delescluze
sulla barricata dello Château-d’Eau.
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I versagliesi conquistano il faubourg-Saint-Antoine. In rue Haxo, la
folla ha massacrato 11 religiosi, 35 gendarmi e quattro spe del Secondo
Impero. Esecuzione, fatta dai versagliesi, di Jean-Baptiste
Millière, fucilato in ginocchio sui gradini del Pantheon di Parigi.
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Duri combattimenti a Belleville,
nel cimitero di Père-Lachaise
e alle Buttes-Chaumont. Piove.
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Ultime battaglie in rue
de la Fontaine-au-Roi, al municipio di Belleville
e al Père-Lachaise.
Successivi massacri di Comunardi.
Assassinii di Varlin,
di Moilin.
Morte della Comune.
Esecuzione di Comunardi
davanti al Muro
dei Federati.
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Lunedì 29 maggio 1871: Capitulazione del fort Vincennes, l'ultima
roccaforte comunarda. Muore la Comune di
Parigi: inizieranno i processi, le esecuzioni e le deportazioni dei prigionieri
Comunardi.
Giugno 1871: Istituzione di consigli di guerra.
La repressione continua. Molte donne vengono arrestate.
Mercoledì 7 giugno 1871: Arresto di Courbet.
Martedì 20 giugno 1871: Decesso di Auguste
Vermorel. La polizia organizza la sorveglianza dei fuggiaschi che sono
stati in grado di raggiungere Londra, Ginevra o Bruxelles.
Lunedì 7 agosto 1871: Primo
consiglio di guerra, per giudicare "i membri della Comune"
(16 membri della Comune e 2
membri del Comitato
Centrale).
Giovedì 17 agosto 1871: Il Consiglio
di guerra interroga Courbet.
Sabato 2 settembre 1871: La corte
marziale condanna a morte Théophile
Ferré.
Domenica 1 ottobre 1871: Fuga di Victor
Jaclard.
Giovedì 5 ottobre 1871: I Kowalevsky
lasciano Parigi.
Martedì 28 novembre 1871: Esecuzione di Louis
Rossel, ex delegato alla Guerra della Commune, Théophile
Ferré, compagno di Louise
Michel e del sergente Pierre
Bourgeois del 45° battaglione di linea al campo
di Satory.
16 dicembre 1871: Processo a Louise
Michel.
Giovedì 14 marzo 1872: Scioglimento generale della Guardia
Nazionale. La legge Dufaure vieta l'affiliazione all'Internazionale.
Venerdì 3 maggio 1872: Partenza del primo convoglio di deportati per la Nuova
Caledonia.
Lunedì 3 giugno 1872: Prima lettera dall’esilio di Jules
Vallès ad Arthur
Arnould.
Domenica 14 luglio 1872: Condanna a morte di Jules
Vallès.
Domenica 29 settembre
1872: Arrivo a Noumea
(Nuova Caledonia) del primo convoglio di deportati.
Giovedì 26 dicembre 1872: Le Figaro
e la polizia temono che un mercante d'arte stia esponendo un dipinto di Courbet.
Sabato 30 gennaio 1875: L'emendamento Wallon, votato a
maggioranza, consente l'insediamento della Repubblica.
Giovedì 18 marzo 1875: Morte di Gustave
Maroteau in Nuova
Caledonia.
Lunedì 20 dicembre 1875: Primo atto di amnistia
per i Comunardi, presentato all'Assemblea nazionale da Albert Naquet,
Édouard Lockroy e altri ... Il progetto viene respinto per alzata di mano nel
mezzo di applausi.
1876: Febbraio e marzo: Le elezioni danno una forte
maggioranza ai repubblicani nell'Assemblea nazionale. Quell'anno vengono
pronunciate cinquantadue condanne per i Comunardi.
Lunedì 22 maggio 1876: Al Senato, Victor
Hugo propone un'amnistia.
Nuovo fallimento.
Giovedì 18 ottobre 1877: Le Figaro,
ben informato dalla Prefettura di polizia, pubblica un articolo sulla
proscrizione comunalearda di Londra.
Mercoledì 10 luglio 1878: Quattro contumaci catturati vengono inviati in Nuova
Caledonia.
Lunedì 3 marzo 1879: Votazione di una legge di amnistia
parziale.
Giovedì 18 marzo 1880: Il numero de L'Egalité
stampato in rosso in omaggio alla Comune.
Sabato 3 aprile 1880: Diverse centinaia di persone adornano di fiori la tomba di Flourens
al Père-Lachaise.
Domenica 23 maggio 1880: Prima commemorazione della Comune al Muro
dei Federati.
Domenica 11 luglio 1880: Viene approvata la legge dell’amnistia
ai Comunardi.
Mercoledì 14 luglio 1880: I proscritti di Londra, Bruxelles e Ginevra, tornati
a Parigi, partecipano alla prima festa nazionale.
Martedì 9 novembre 1880: Louise
Michel, di ritorno dalla Nuova
Caledonia, viene accolta alla stazione di Saint-Lazare.
Mercoledì 5 gennaio 1881: Sepoltura di Blanqui.
Lunedì 10 gennaio 1881: Muore Albert
Theisz.
Martedì 1 marzo 1881: Jules
Vallès rende omaggio ad Eugene
Pottier.
Lunedì 24 dicembre 1883: Il consiglio comunale di Parigi rifiuta la
concessione perpetua della terra dove era la fossa comune al Père-Lachaise.
Sabato 14 febraio 1885: Morte di Jules
Vallès.
Domenica 24 maggio 1885: Dimostrazione con cariche della polizia al champ des
Fédérés, campo dei Federati.
Sabato 26 settembre 1885: Paul
Lafargue riferisce della sua visita a Louise
Michel in prigione.
Domenica 27 maggio 1888: Dimostrazione al Muro
dei Federati, spari sui manifestanti.
Mercoledì 6 giugno 1894: Litografia di Steinlen: «Al Muro
dei Federati».
Domenica 29 marzo 1896: A Parigi muore Leò
Frankel.
Giovedì 28 gennaio 1897: Vengono trovati nel cimitero di Charonne i resti di
ottocento cadaveri.
Lunedì 9 gennaio 1905: Muore a Marsiglia Louise
Michel.
Venerdì 20 dicembre 1907: Il Comune di Parigi concede la concessione a vita al
Muro
dei Federati.
1913: Pubblicazione di Philemon
di Lucien Descaves.
Mercoledì 28 febbraio 1934: Amedee Dunois scrive il 22 marzo
1871.
Domenica 19 maggio 1935: Grande manifestazione unitaria al Muro
dei Federati.
Domenica 24 maggio 1936: Grande manifestazione unitaria al Muro
dei Federati.
1951: Esce il film La
Commune de Paris di Ménégoz (censurato).
1970: Pubblicazione di Canon
Fraternité, di Jean-Pierre Chabrol.
1978: Pubblicazione de Dictionnaire
de la Commune di Bernard Noël.
Martedì 29 novembre 2016: Riabilitazione dei Comunardi.
Febbraio 2017: Proposta di distruzione della basilica
del Sacro Cuore.
[1] La
colonna di Luglio è un monumento alla rivoluzione di luglio. Essa si trova al
centro di Place de la Bastille a Parigi e venne eretta per commemorare le Trois
Glorieuses, le "tre gloriose"
giornate del luglio 1830 (27, 28 e 29 luglio) che videro la caduta di Carlo X di Francia e l'inizio della
"monarchia di luglio" di Luigi Filippo.
[2] Il Casinò
di Vauxhall si trovava al Tivoli-Vauxhall, un teatro
situato a Parigi, in rue de la Douane (oggi rue Léon-Jouhaux 10).
[3] In effetti dopo la Comune il primo
sindaco di Parigi è stato Jacques Chirac, eletto il 20 marzo 1977.